Amin: «Parigi paga il sostegno che ha assicurato ai jihadisti». - Le Cronache
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Amin: «Parigi paga il sostegno che ha assicurato ai jihadisti».

Amin: «Parigi paga il sostegno che ha assicurato ai jihadisti».

Giuseppe Acconcia

Abbiamo parlato al telefono con Parigi con Samir Amin, filosofo ed economista, direttore del Forum del Terzo mondo, con sede a Dakar, per commentare i gravissimi attacchi jihadisti che hanno colpito la capitale francese venerdì notte.

Quali pensa siano le cause degli attacchi terroristici che hanno causato oltre cento vittime a Parigi?

Era un evento atteso. Finché le cose vanno avanti in questo modo in Siria non si tratta certo di una novità. La responsabilità più grave delle potenze occidentali è di fare del presidente siriano, Bashar al-Assad, il problema principale. E questa strategia ha la conseguenza che ad essere sostenuti dalle potenze occidentali, inclusi Turchia e Qatar, siano i jihadisti. Tutti gli estremisti dovrebbero essere colpiti senza distinzioni. Invece ora la Francia paga anni di sostegno sistematico agli estremisti isliamici.

Ci sono responsabilità specifiche del governo francese e del presidente François Hollande?

La Francia è in prima fila, insieme agli Stati uniti in questa strategia. Pretendono che al-Assad sia il nemico principale. E così proteggono gli islamisti contro il regime siriano. Questa è una politica stupida perpetrata dalle potenze occidentali.

Eppure Hollande ha attaccato lo Stato islamico (Is) in Siria nelle ultime settimane e i jihadisti hanno fatto riferimento a questo nella loro rivendicazione.

Li hanno colpiti appena appena. Tutti i gruppi terroristici in Siria sono legati gli uni agli altri. Non basta attaccare a fasi alterne Is. Bisogna sconfiggerlo.

La Russia di Vladimir Putin sta attaccando Is. Eppure, non è vero forse che anche Mosca ha subito le reazioni dei jihadisti con l’attentato contro l’Airbus 321 russo di Metrojet?

Certamente, ma in quel caso la responsabilità del successo dell’attacco è da ricercare nell’insufficienza della polizia egiziana all’aeroporto di Sharm el-Sheikh.

Prima della cancellazione del suo viaggio in Europa, il presidente iraniano Hassan Rohani avrebbe dovuto visitare Parigi proprio oggi dopo anni di relazioni tese tra Parigi e Teheran. È questo uno dei motivi che spiega la tempistica degli attacchi?

Non conosco nei particolari i calcoli di questi terroristi. Di sicuro volevano danneggiare l’incontro programmato tra Hollande e Rohani. Il motivo che li avrebbe spinti a farlo è il sostegno che l’Iran ha sempre assicurato ad al-Assad contro i gruppi islamisti.

Quale dovrebbe essere la prima reazione di Hollande agli attacchi?

Spero che Hollande riveda la sua politica estera in Siria anche se dubito che lo faccia.