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«Amiamo la nostra città, non vogliamo scappare: Ministro, diventa il nostro supereroe»

«Vi nascondete dietro noi più piccoli, ma noi vi diciamo che siete i primi a dover essere educati» di Adriano Rescigno Tante testimonianze da parte degli attivisti e della città di Battipaglia ma come al solito le parole più forti arrivano dai bambini, due piccoli boy scout e due attiviste che di certo non le hanno mandate a dire ai grandi, coloro che hanno il dovere di rendere loro un territorio vivibile e sano per il loro futuro. Fortissimo lo j’accuse delle piccole attiviste di “Battipaglia dice No” prima delle conclusioni di Sergio Costa: «Spesso voi adulti utilizzate noi ragazzi come scusa e scudo per coprire le vostre mancanze. Dite di volere un mondo migliore per i vostri figli, dove poter respirare aria e non veleno. Dite di volerci educare ma siete i primi a non essere educati e chi non conosce l’educazione non può insegnarla». Più morbidi i due piccoli boy scout che fanno leva sull’essere nonno del ministro: «Diventa il nostro supereroe». «Tu che conosci le nostre realtà aiutaci a sviluppare i nostri sogni. La nostra terra brucia da quando siamo nati, ci fa ammalare e perdere i nostri cari. Non ci è permesso abitare figuriamoci vivere, costretti a non aprire le finestre o uscire di casa con la bocca e occhi che bruciano. Aiutaci a vivere e non a morire perchè non noi non vogliamo scappare da Battipaglia. Vogliamo essere ragazzi normali e la nostra terra un posto di bellezza».