Ambulatori Infermieristici Distrettuali dell’Asl Salerno: dati 2021 confortanti - Le Cronache
sanità

Ambulatori Infermieristici Distrettuali dell’Asl Salerno: dati 2021 confortanti

Ambulatori Infermieristici Distrettuali dell’Asl Salerno: dati 2021 confortanti

di Monica De Santis

Ambulatori Infermieristici Distrettuali, tracciato il bilancio delle attività svolte nel 2021. Nello specifico, stando ai dati forniti dall’Asl di Salerno si è analizzato i nuovi modelli organizzativi finalizzati alla presa in carico dei pazienti affetti da patologie croniche, la cui gestione ordinaria viene affidata ad una equipe infermieristica. Nonostante il particolare periodo di emergenza epidemiologica il consuntivo del lavoro svolto risulta essere largamente positivo. 16.278 le prestazioni infermieristiche, 1.116 i pazienti cronici presi in carico Numero che dimostrato quanto gli infermieri, nell’assistenza infermieristica ambulatoriale,siano perfettamente in grado di farsi carico della salute dei cittadini, ma anche incanalare e ottimizzare le risorse disponibili, per “sostenere” i cittadini, ed ancora orientare i cittadini all’uso e all’accesso appropriato dei servizi sanitari. I dati di tale attività sono stati trasmessi dai Direttori dei Distretti alla Direzione Sanitaria Aziendale e al responsabile della progettualità. L’attuazione degli ambulatori infermieristici territoriali rientra nell’ambito dell’attuazione di una concreta politica di sviluppo dei Servizi Sanitari Territoriali e di diversificazione dell’assistenza sanitaria, messa in atto dall’Azienda attraverso la sperimentazione e l’adozione di nuovi modelli organizzativi. In tale contesto l’Asl Salerno, con deliberazione n. 346 del 31 marzo 2020, aveva approvato il Regolamento Aziendale per la gestione e la funzionalità degli Ambulatori Infermieristici Distrettuali, istituendo gli ambulatori infermieristici nei seguenti Distretti Sanitari: n. 61 di Scafati, n. 65 di Battipaglia, n. 64 di Buccino e di Oliveto Citra, n. 71 di Sapri e Caselle in Pittari, n. 60 di Nocera Inferiore, n. 70 di Vallo della Lucania e Agropoli e n.72 di Sala Consilina. Qui gli operatori hanno messo in atto la cosiddetta “presa in carico proattiva dei pazienti fragili”, mediante interventi di promozione, prevenzione, tutela, riabilitazione, educazione al miglioramento delle condizioni di salute.