“Allargarsi alla società civile per arrivare al cittadino” - Le Cronache
Attualità

“Allargarsi alla società civile per arrivare al cittadino”

“Allargarsi alla società civile per arrivare al cittadino”

di Erika Noschese

“I punti fermi, per me, devono essere: partire dal centrodestra, allargarsi alla società civile fino all’inverosimile e, soprattutto, un nuovo linguaggio, più semplice che vada direttamente al cittadino”. E’ questa, per il parlamentare salernitano di Forza Italia Vincenzo Fasano, la ricetta giusta per riportare la coalizione di centrodestra agli “antichi splendori”, soprattutto dopo il flop alle elezioni regionali e in vista delle prossime amministrative, in programma nella primavera 2021. Onorevole, partiamo subito dagli ultimi avvenimenti: la Regione Campania ha optato per la chiusura delle scuole e, in questi giorni, si sprecano le polemiche anche da parte dei genitori che vogliono la riapertura degli istituti scolastici… “Io sono sgomento, sono senza parole perchè ero convinto delle verità ufficiali che leggevo, come tutti i cittadini, di una situazione sotto controllo. Invece, sotto controllo non era. Sono sgomento, lo ribadisco”. Ci sono nuove restrizioni imposte da De Luca e da qui a breve potrebbe essere imposto il coprifuoco, soprattutto nel week end di Halloween. Crede che queste che siano necessarie per contenere il contagio? “Non lo so, credo che tutto quello che può scongiurare il rischio di un aumento dei contagi vada fatto ma, naturalmente, credo che siamo in ritardo. E’ evidente che il governatore non controlla la situazione, la regione è fuori controllo così come la gestione dell’emergenza stessa. Mi pare evidente. Siamo fuori campagna elettorale, possiamo parlare e dire, finalmente, quali erano i nostri timori: i dati che leggevamo non erano quelli veri, probabilmente c’è stata una sottovalutazione perchè c’era la campagna elettorale ma finita la festa siamo in piena emergenza. Non so che dire ma come cittadino io sono agli ordini del presidente della Regione che non ho votato e non voterò ma qualunque siano i decreti che emana io li osserverò, come giusto che sia ma da uomo politico e cittadino di Salerno sono sgomento”. Sono passate diverse settimane dalle elezioni regionali che hanno visto la vittoria schiacciante del governatore De Luca e un crollo netto del centrodestra e in particolare Forza Italia. Si aspettava questo risultato? “Certamente, con la paura che il Covid aveva eiaculato e con la certezza che il governatore aveva dato di saper gestire l’emergenza mi aspettavo questo risultato così negativo. L’effetto mediatico del lanciafiamme avrà sicuramente fatto effetto ma purtroppo abbiamo dovuto constatare che il lanciafiamme non è servito a niente perchè perdere un’elezione si può ma perdere la vita no. Mi preoccupo per la vita dei cittadini, anche della mia, più che della propaganda e invece molta propaganda e poca prevenzione e molte delle cose che si stanno dicendo di mettere in campo andavano già fatto, probabilmente per non allarmare. Io parlo di De Luca in quanto a capo della Regione ma è chiaro che non tutto è in capo al governatore. La sanità campana funziona così”. In casa Forza Italia adesso la parola d’ordine sembra essere rinnovamento. L’obiettivo, per molti esponenti, sembra essere quello di riformare la classe dirigente. E’ la soluzione, secondo lei? “Secondo me c’è bisogno di idee chiare. Il rinnovamento è una proposta alla quale nessuno si oppone, è una cosa fisiologica ed è da stupidi opporsi ad un eventuale ricambio. Le elezioni servono a questo, anche a misurare. Il problema è chi invoca il rinnovamento: se è un rinnovatore ben venga, se è parte del gruppo dirigente, travestito da rinnovatore, allora non va bene. Io credo che ci sarà tanto da mettere in campo, vedo una Forza Italia – nonostante i risultati fortemente deludenti – ancorata al centrodestra, in maniera indissolubile, distinta per posizioni come ad esempio sul Mes in quanto noi siamo a favore ma assolutamente in quel recinto, nemmeno un metro di distanza tra noi e gli alleati di centrodestra e, insieme, possiamo dare una svolta al Paese”. Nella primavera 2021, la città di Salerno sarà chiamata al voto per le elezioni amministrative. Secondo lei, Forza Italia deve essere in campo da sola o in coalizione? “Dobbiamo fare due operazioni per le comunali: unire il centrodestra, cosa che non è capitata in altre occasioni, come già avvenuto anche in questa tornata elettorale in quanto troppo spesso siamo andati un po’ sparsi, con risultati sultati assolutamente deludenti. Io vedo centrodestra ovunque, tenendo presente che bisogna fare i conti con il territorio. Io vedo anche un’operazione di allargamento, in questo senso posso raccogliere qualche suggerimento che arriva anche da qualche esponente che ho sentito rilasciare interviste in questi giorni: dare vita ad uno schieramento largo che parte dal centrodestra e arrivi ovunque, coinvolgendo la società civile, i grossi intermedi, le categorie, che sia interprete vera dell’esigenza di cambiamento, se sono vere le proteste di questi giorni che sicuramente aumenteranno”. Di cosa ha bisogno, secondo lei, la città di Salerno? Qual è la sua idea di programma elettorale? “Il programma elettorale è una cosa che non si costruisce così ma dobbiamo dare un segnale assoluto di discontinuità rispetto alla gestione deluchiana. Non ce l’abbiamo fatta alla Regione e ho spiegato il perchè con molta chiarezza. Probabilmente, adesso ai cittadini è più chiaro che la propaganda non è buona politica. Se riusciamo noi a far passare questo messaggio che questi hanno fatto propaganda, non buona politica o buona amministrazione allora è probabile che, con uno schieramento largo, senza egoismi, senza persone che si sovrappongono, senza personalismi, potremmo battere la corazzata. Dalle sconfitte bisogna trarre profitto, capire che le cose sono andate male, perchè e cambiare ciò che va cambiato, anche se radicalmente. I punti fermi, per me, devono essere: partire dal centrodestra, allargarsi alla società civile fino all’inverosimile e, soprattutto, un nuovo linguaggio, più semplice che vada direttamente al cittadino. Probabilmente, questa volta i cittadini ci capiranno ma devono vederci uniti. Naturalmente, sulla figura del sindaco non mi sbilancio perchè qualunque nome faccio lo brucio ma sono per una personalità di alto profilo, che sappia mantenere insieme i valori di un centrodestra allargato e rappresentare anche le istanze dei cittadini, non per forza di centrodestra ma delusi dalle politiche di questi anni”. Amministrazione Napoli: promossa o bocciata? “Enzo Napoli è un signore, un galantuomo ma assolutamente da bocciare la sua esperienza. Poi, devo dire: non è una bocciatura sua perchè di suo c’è veramente poco”.