All’Arechi un derby dalle mille emozioni - Le Cronache
Salernitana

All’Arechi un derby dalle mille emozioni

All’Arechi un derby  dalle mille emozioni

di Fabio Setta SALERNO. Salernitana-Paganese, a voi. Allo stadio Arechi, ore 14.30, va in scena l’unico derby salernitano della stagione. Un derby che ha sempre avuto una storia particolare. Dal punto di vista ambientale la sfida tra granata e azzurrostellati è sempre stata meno sentita rispetto ad altri derby. Basti pensare alle sfide con la Nocerina, o perché non con Napoli o Avellino. Quasi fosse un derby minore. Per anni è stato il derby dell’amicizia, turbato però dagli scontri insulsi del match della stagione 2010/2011. L’anno scorso il match filò via tranquillo, la speranza è che anche oggi possa essere soltanto una partita di calcio. Anche perché in campo ci sarà da divertirsi. Si sfidano due squadre che vivono davvero un ottimo momento. La Salernitana vuole continuare il personale “magic november”. Fin qui tre vittorie, Matera, Catanzaro e Reggina. La Paganese, dal canto suo, vuole sfruttare ancora l’effetto Sottil. Dall’esonero di Cuoghi la squadra è cambiata in meglio e nelle sei gare con il nuovo tecnico in panchina ha conquistato dodici punti. Nello stesso arco di partite la Salernitana ne ha conquistati 13, solo uno in più. E per questo motivo che la gara di oggi dell’Arechi si annuncia molto più equilibrata di quanto possa dire la classifica. Entrambe le squadre hanno diverse assenze. Menichini deve rinunciare a Tuia e Favasuli squalificati, mentre Sottil si ritrova senza Vinci, Bocchetti e Deli. Se c’è una differenza tra le squadre è sicuramente quella della forza della panchina. E, infatti, Menichini in queste ultime settimane pur dovendo rinunciare a uomini importanti è riuscito a non rallentare in classifica. Diverso il discorso per la Paganese che però arriva all’Arechi carica d’entusiasmo e schiumante di rabbia per il pari beffa contro il Benevento. A Pagani si respira aria di colpaccio, sarebbe il primo della storia, anche perché davanti al proprio pubblico, i granata hanno sempre manifestato qualche piccolo problema. Dei 28 punti conquistati soltanto undici Calil e compagni li hanno raccolti in casa. Gli azzurrostellati, invece, hanno raccolto lontano dal Torre ben otto punti, la metà di quelli in classifica e sono reduci dai blitz di Ischia e Torre Annunziata. Squadre di differente caratura rispetto alla Salernitana, su questo non c’è dubbio, ma la Paganese di Sottil gioca un calcio brioso, quasi spensierato e per questo può essere pericolosa. Dal punto di vista tattico sarà 4-3-1-2 contro 4-3-3. Ci sono le premesse per una gara divertente. Fari puntati in casa granata su Gabionetta che torna titolare dal primo minuto e naturalmente su Calil, capocannoniere del campionato. In casa Paganese occhio alla velocità e alla tecnica di Herrera, panamense classe ’92 prelevato dall’Avellino oltre che alla voglia di riscatto dell’ex Girardi, a segno negli ultimi due match. Sarà un match particolare anche per le vicende extracalcistiche legate al presidente della Paganese Trapani. Dovrà essere bravo Sottil a isolare la squadra. Ma sarà anche una sfida particolare, come ogni derby che si rispetti, anche per le storie che racconta questa sfida. Gli intrecci, gli aneddoti. Da Claudio Roscia, a cui le due società avrebbero dovuto rivolgere un pensiero, alle tante operazioni di mercato che ci sono state e che ci saranno magari già a gennaio. Perché sarà anche meno acceso ma Salernitana-Paganese non è certo un derby minore.