Agropoli, tomba profanata: scritte ingiuriose sulla lapide del caro estinto - Le Cronache
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Agropoli, tomba profanata: scritte ingiuriose sulla lapide del caro estinto

Agropoli, tomba profanata: scritte ingiuriose sulla lapide del caro estinto

di Arturo Calabrese

Il cimitero di Agropoli assiste ancora una volta ad episodi di vandalismo o di profanazione. Oggetto di tali atti di una unica tomba, come se la stessa fosse stata presa di mira dalla stessa mano. A far dedurre ciò è la medesima  grafia delle ingiuriose scritte apparse più volte su una stessa lapide. «Famiglia di mxxxa la pagherete», sono le parole (senza la nostra doverosa censura, ndr) scritte sulla lastra di marmo con un pennarello di colore nero. Il medesimo episodio si era già consumato nel giugno scorso; la cosa fece molto scalpore e creò indignazione nella comunità agropolese perché il non rispetto di un luogo sacro quale il cimitero diviene sempre un atto bieco e condannabile. I continui accadimenti hanno spinto molti cittadini a chiedere all’ente comunale guidato da Roberto Antonio Mutalipassi di installare delle videocamere di sorveglianza con le quali monitorare la zona. Richieste che al momento non hanno avuto l’effetto desiderato. Il camposanto agropolese, in ogni caso, non è nuovo ad atti di sacrilegio e profanazione: nel 2019, venne addirittura sottratta una bara contenente la salma di Pasquale Picariello. Il ragazzo è morto all’età di vent’anni nel 2006 in seguito ad un incidente. Del fatto, manco a dirlo, non si sa nulla. La salma non è stata ancora ritrovata, nonostante le continue indagini da parte delle forze dell’ordine. I due casi non dovrebbero essere collegati, ma non viene esclusa alcuna pista al fine di far luce su tali atti.