Agropoli Servizi: Gorga confermato alla presidenza. Barone e Spinelli in Cda - Le Cronache
Attualità Provincia Agropoli

Agropoli Servizi: Gorga confermato alla presidenza. Barone e Spinelli in Cda

Agropoli Servizi: Gorga confermato alla presidenza. Barone e Spinelli in Cda

di Arturo Calabrese

Cambio al vertice per l’Agropoli Cilento Servizi. Dopo le dimissioni del presidente Domenico “Mimmo” Gorga, avvenute per rispetto dell’ex sindaco Adamo Coppola che all’epoca gli aveva conferito l’incarico, il sindaco attuale Roberto Antonio Mutalipassi ha ufficializzato il nome per guidare la partecipata. La scelta è ricaduta nuovamente su Gorga che dunque riprende i pieni poteri e si siede nuovamente, e comodamente, sulla poltrona lasciata vuota per una manciata di giorni. A completare l’organigramma della coop, sono Francesco Barone e Sara Annachiara Spinelli che entrano nel consiglio d’amministrazione. Doverosa un’analisi: fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, il garantismo in Italia pare sia quasi garantito dalla Costituzione, ma il presidente dimissionario poi rieletto Gorga è atteso il sei settembre in aula al tribunale di Vallo della Lucania dove si discuterà di un suo rinvio a giudizio per peculato. Secondo il Pubblico Ministero Vincenzo Palumbo, Gorga e i direttori Fabio Serafini e Giuseppe Capozzolo «avendo la disponibilità del denaro gestito dall’Agropoli Cilento Servizi, si appropriavano della somma di euro 1080,15 distraendola per finalità non istituzionale – si legge – in particolare disponevano il pagamento di fatture relative al rifornimento di carburante per veicoli non appartenenti all’Agropoli Cilento Servizi». Ovviamente non è finita. Per il Pm, sarebbe stato anche disposto il pagamento di una fattura pari a 1700 euro ad un noto ristorante della zona per una cena ed ulteriori risorse per l’acquisto di panettoni in occasioni delle festività natalizie «distraendole – come scrive il Pm – per finalità non istituzionali». Nel mirino della Procura della Repubblica anche il rapporto tra l’Agropoli Cilento Servizi, presieduta all’epoca dei fatti già da Gorga, ed una seconda cooperativa a cui sarebbero stati affidati dei lavori nel 2016, mai verificati e avvenuti «in assenza di qualsivoglia atto di affidamento del servizio». Questa è solo una parte di quanto scritto dal Pm. Gorga è innocente fino al terzo grado di giudizio, bene ribadirlo, ma onde evitare speculazioni, come accade negli altri Paesi europei a cui spesso si guarda, le dimissioni potevano essere il momento giusto per dare un nuovo volto alla coop. Mutalipassi ha però nuovamente dato fiducia al presidente dimissionario. In attesa delle decisioni del giudice, ovviamente. Sugli altri due nuovi componenti del cda, è chiaro come il sindaco abbia voluto premiare chi si è speso in campagna elettorale. Barone, candidato nella lista “Ci siamo per Agropoli” che ha espresso anche un assessore esterno e ben due consiglieri (di cui uno già nel cda poi dimessosi), ha portato a casa ben 160 preferenze. Per Sara Annachiara Spinelli, candidata con “Mutalipassi Sindaco” da cui sono usciti altri due consiglieri, i voti sono stati 164. Tutto legittimo, lapalissiano dirlo, ma si dà merito a Mutalipassi delle particolari attenzioni rivolte a chi lo ha sostenuto.

Le reazioni

Molto critica la minoranza. Sulla questione interviene il consigliere Massimo La Porta del gruppo “Destinazione Agropoli” e lo fa con una citazione: «”Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Abbiamo assistito alle dimissioni farsa e oggi alla nomina del dimissionario – dice – tra l’altro noi consiglieri veniamo a sapere di questi “nuovi” nomi dagli organi di stampa e non direttamente dal sindaco che avrebbe dovuto informarci. Noi, in qualità di rappresentanti del popolo, avremmo potuto proporre un altro nome, ma non ci è stata data la possibilità. Chiedo dunque – procede La Porta – che venga cambiato lo statuto e che si dia al più presto la parola all’assise. Non entro nel merito dei nomi perché siamo garantisti e nonostante le accuse siamo tutti innocenti fino in Cassazione, ma si poteva agire diversamente. Nel prossimo consiglio comunale abbiamo molti argomenti di cui parlare e parleremo anche delle partecipate – conclude – qui ci vuole la massima trasparenza su questi aspetti».