Agropoli, dirigente Baldi: «Dal comune comunicazioni e dichiarazioni non veritiere» - Le Cronache
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Agropoli, dirigente Baldi: «Dal comune comunicazioni e dichiarazioni non veritiere»

Agropoli, dirigente Baldi: «Dal comune comunicazioni e dichiarazioni non veritiere»

di Arturo Calabrese

«Il Comune riferisce fatti fuorvianti». Sono dure le parole della dirigente della scuola “Mozzillo” di Agropoli Margherita Baldi nei confronti dell’amministrazione comunale. Tale intervento scaturisce dalla solita mistificazione dei fatti da parte di Palazzo di Città e relativa comunicazione poco attinente alla realtà, stando proprio a quanto riferisce la dirigente Baldi. In una comunicazione ufficiale indirizzata al sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, sempre pronto a mostrarsi e a pavoneggiarsi sui social anche prendendosi altrui meriti, la dirigente  parte da lontano ed espone i fatti in maniera precisa e chiara, a differenza di qualcun altro. «In appendice alla “happy end” – la pungente ironia nei confronti dei grandi annunci arrivati da Palazzo di Città – mi risulta inevitabile a questo punto fornire qualche precisazione. Dopo la PEC del Comune del 7 settembre – argomenta – che ha buttato lì nelle prime righe la presunta tardiva comunicazione della sottoscritta come la principale causa delle difficoltà nel trovare un’agevole soluzione, ho subito puntualizzato con i vari protagonisti della vicenda, come si suol dire con carte alla mano, che quella dichiarazione risultava segnatamente non veritiera. Nonostante ciò – aggiunge – ho appreso nei giorni successivi che alcuni esponenti dell’amministrazione continuavano a ribadire che la richiesta dell’aula fosse pervenuta solo a “fine luglio”. Dopo le dovute comunicazioni ufficiali dell’amministrazione e dell’istituzione scolastica sulla soluzione del caso, apprendo che, ancora una volta, in un post dal titolo ‘Rimodulati gli spazi alla “Mozzillo” ricavata la nuova aula”, su Facebook, si scrive: “non appena ricevuta, a fine luglio scorso, la richiesta della Dirigenza del Primo Circolo Didattico di fornire disponibilità”».

Su questo punto, la dirigente non accetta quanto detto dal sindaco Mutalipassi attraverso la comunicazione delle pagine social, le quali per inciso non è dato sapere da chi siano gestite: «In sostanza si ribadisce, apparentemente tra le righe ma con evidente intenzionale volontarietà, che tutto questo pasticcio sia stato causato dalla distrazione della sottoscritta che si sarebbe ricordata solo a fine luglio di avere una ventina di piccoli nuovi iscritti da allocare in aula». Un evidente scarico di responsabilità, seppur velato, messo in atto da parte del Comune ai danni della dirigente che continua: «A questo punto, a fronte dell’ostinazione tanto caparbia quanto fanciullesca nel riferire una versione dei fatti decisamente fuorviante, mi risulta doveroso comunicare apertamente alla comunità scolastica che tale informazione non è veritiera perché, e diciamolo anche qui, la prima istanza è stata presentata de visu, consegnata a mano e trasmessa via PEC il giorno 4 luglio. Colgo l’occasione, anche per contestare altre pretestuose e fantasiose illazioni sui tempi delle iscrizioni e della formazione delle classi, e lascio un attimo ai cittadini l’ameno esercizio della memoria per ripercorrere le vicende dell’amministrazione comunale degli ultimi mesi – ragiona – segnati dalla sfiducia al primo cittadino intorno alla metà di aprile, dall’insediamento di un commissario prefettizio, cioè una sorta di interregno di stallo e attesa, e da elezioni amministrative con postumi piuttosto burrascosi, suggellate poi dall’insediamento della Giunta e dal primo Consiglio tra fine giugno e i primi di luglio, quest’ultimo il 4 luglio del 2022. Non aggiungo altro».

Al termine della comunicazione, Margherita Baldi espone un pensiero: «I genitori, durante l’incontro ufficiale dei giorni scorsi, mi hanno rimproverata, seppure con garbo, di non averli avvisati, di non averli resi partecipi della questione. Infatti nei mesi scorsi, intenzionalmente, non li ho avvisati, non li ho allertati, non li ho coinvolti, e non l’ho fatto, come ho spiegato loro, in nome della responsabilità e della dignità dei ruoli istituzionali che ricopriamo, rispettivamente nell’Istituzione scolastica e nel Comune, seguendo le modalità che sono proprie dei contesti istituzionali, sia nei canali formali che in quelli informali, sempre nel rispetto del ruolo del mio interlocutore, con discrezione, fiducia e rispetto per la parola data. Ed ora – conclude con una amarezza dovuta ad uno sgarbo, l’ennesimo, da parte di chi amministra la cosa pubblica – è il medesimo rispetto che attende anche il mio ruolo e la mia persona, l’Istituzione che dirigo e la comunità scolastica che essa rappresenta». Lo scritto della dirigente, segue quella del comune che parlava di una risoluzione del problema con la famosa “rimodulazione degli spazi”. Anche in questo caso, non è dato sapere come gli spazi verranno rimodulati e in che modo si interverrà per consentire agli alunni di vivere serenamente l’anno scolastico e di frequentare l’istituto. La questione, in ogni caso, è destinata a continuare, anche alla luce dello strappo ormai avvenuto tra Palazzo di Città, sempre più arroccato sulle sue posizioni, e la scuola.