Agguato Fratte: Matteo Vaccaro, decide la Cassazione - Le Cronache
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Agguato Fratte: Matteo Vaccaro, decide la Cassazione

Agguato Fratte: Matteo Vaccaro, decide la Cassazione

Tocchera ai giudici della Supera Corte di Cassazione decidere se annullare l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Matteo Vaccaro, ritenuto il mandante del duplice omicidio di via Magna Grecia. Il nove sarà discusso il ricorso presentato dagli avvocati Massimo ed Emiliano Torre. Quest’ultimi presenteranno un’articolata memoria  supportata dal risultato delle indagini difensive. Un duplice delitto che presenta ancora diverse incognite. I legali difensori di Matteo Vaccaro, ritenuto il mandante dell’agguato di Fratte, di Guido Vaccaro e Roberto Esposito. Quest’ultimo (già condannato in passato per omicidio), secondo la ricostruzione dei giudici del Riesame, avrebbe materialmente esploso i colpi mortali.I legali proveranno a dimostrare le incongruenze dei filmati video che secondo gli inquirenti incastrerebbero gli indagati e di altri elementi ritenuti controversi. Su quanto accaduto a Fratte il 5 maggio continua ad indagare anche l’antimfia (pm Vincenzo Momntemurro). Sul registro degli indagati è iscritto anche  Rosario C. che attraverso l’avvocato difensore, Pina Strada, ha provato a chiarire la propria posizione. L’uomo avrebbe riferito agli inquirenti  che le tracce trovate sui suoi indumenti sono da ricondurre al fatto che aveva fatto esplodere alcuni petardi poche ore prima dell’esame. Secondo quanto determinato dai giudici del Riesame la prova dello stub non rappresenta un elemento cardine nella ricostruzione del duplice omicidio di Fratte. Versione che ora è al vaglio del sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta sull’omicidio nei confronti di Antonio Procida e Angelo Rinaldi. Dal Riesame sono giunti altri importanti elementi nei giorni scorsi. Resta però la positiva allo stub a destare qualche sospetto da parte degli inquirenti. Alla prova dello stub sarebbe risultato negativo Roberto Esposito Quest’ultimo si sarebbe immediatamente lavato, ed utilizzato un detergente, per eliminare le tracce della polvere da sparo, cosa che non avrebbero fatto gli altri indagati.