Aggredirono salernitani a Cava: due arresti - Le Cronache
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Aggredirono salernitani a Cava: due arresti

Semaforo verde. Sarà cassa integrazione in deroga per 120 dipendenti del Cstp per una durata di quattro mesi. Il via libera all’accesso all’ammortizzatore sociale è arrivato dall’assessore regionale al lavoro Severino Nappi che nella serata di ieri ha incontrato le segreterie regionali e provinciali dei sindacati di categoria e i vertici aziendali del Cstp che gli hanno sottoposto quella che, allo stato, è l’ipotesi di accordo raggiunta tra le parti per riuscire a salvaguardare i livelli occupazionali senza dover ricorrere alla procedura di mobilità, ovvero ai licenziamenti del personale in esubero. Alla scadenza del primo periodo di cig in deroga, e con la contestuale uscita dallo stato di liquidazione del Cstp, potranno poi essere attivati anche i contratti di solidarietà difensivi da applicare a tutto il personale. L’assessore Nappi si è detto molto soddisfatto per l’accordo che sindacati e azienda sono riusciti a raggiungere e la scadenza quadrimestrale della cassa integrazione prevista è stata pensata proprio per coincidere con i tempi previsti dall’ipotesi di accordo raggiunta tra le parti. Una ipotesi di accordo subordinata, però, ad una condizione imprescindibile, il referendum aziendale (che sarà indetto entro il 31 dicembre) e con il quale i lavoratori saranno chiamati a dire la propria su quelli che sono i provvedimenti condivisi tra sindacati e azienda nella mattinata di ieri. L’ipotesi di accordo, sottoscritta dopo una infinita serie di incontri anche molto concitati e in cui le posizioni sembravano essere inconciliabili, dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo primo gennaio, con scadenza prevista per il mese di aprile. Tra i punti salienti dell’ipotesi di accordo rientrano, in particolare, la riduzione del 7% lordo del salario e sospensione del ticket per quattro mesi e le revoca della disdetta delle contrattazioni di secondo livello. A cadenza periodica si riunirà una apposita commissione che avrà il compito di valutare l’evolversi della situazione patrimoniale della società al fine di procedere ad una graduale riduzione della decurtazione in busta paga per i lavoratori fino al suo totale azzeramento.
Ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta tra azienda e sindacati anche l’assessore comunale ai trasporti Luca Cascone che, a nome del sindaco De Luca e dell’intera amministrazione comunale, ha ringraziato sindacati e lavoratori per «per questo ennesimo atto di responsabilita e devozione all’azienda. In questi mesi – dice Cascone – i sacrifici richiesti sono stati tanti, sono e saranno ancora importanti, ma questo accordo era il punto di partenza indispensabile per l’attuazione del piano industriale e la salvezza dell azienda. Stesso ringraziamento va alla direzione aziendale per come ha saputo mediare tra esigenze del piano e problemi dei lavoratori. Auspichiamo che lo stesso senso di responsabilita sia di tutti i protagonisti di questa vicenda anche di quelli attualmente piu confusi».
Un riferimento, quest’ultimo, naturalmente alla Provincia e alla sua famigerata delibera 339, quella del taglio di 5 milioni di euro al tpl salernitano. Sulla questione si è espresso nuovamente l’assessore Luigi Napoli che in merito ha affermato che «nulla dispone quanto a possibili tagli di finanziamento al trasporto pubblico locale. Si limita a prendere atto delle note del dirigente del Settore Finanziario che propone per l’annualità 2013 una serie di provvedimenti urgenti per il riequilibrio di bilancio, tra cui compare anche, ma non solo, il risparmio di 5 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. Spetterà alla Provincia, alla luce della Legge di Stabilità definire fin dai primi giorni di gennaio 2013, quale sarà lo scenario in genere del bilancio provinciale e, in particolare, del finanziamento di trasporto pubblico locale». Sulla base di questi presupposti, Napoli, invita a «a non fomentare inutili allarmismi e ad evitare lo sciacallaggio politico. La Provincia di Salerno continuerà a lavorare per salvare il Cstp».
E proprio sulla delibera è guerra alla Provincia da parte del Comune di Fisciano. Sotto accusa anche Giovanni Moscatiello, segretario della Giunta provinciale e sindaco di Baronissi, reo di non aver parlato in assemblea della delibera 339. Un atteggiamento che l’assessore comunale al bilancio di Fisciano, Franco Gioia, definisce «istituzionalmente e politicamente scorretto. Moscatiello avendo partecipato alla delibera provinciale dello scorso 23 novembre, sapeva dei tagli al Cstp e ha taciuto». Ma Fisciano discuterà comunque della ricapitalizzazione in consiglio comunale con l’intenzione di approvarlo entro fine anno. Ma l’assessore Gioia avverte che «il conseguente trasferimento dei fondi da parte dell’ente locale, pari a circa 74mila euro, avverrà solo a condizione che la Provincia revochi i tagli deliberati in giunta».