Affaire defunto:altre accuse per Aliberti - Le Cronache
Cronaca scafati Giudiziaria

Affaire defunto:altre accuse per Aliberti

Affaire defunto:altre accuse per Aliberti

Pina ferro

Diritti di affissione non versati per dei manifesti funebri e, funerale gratis per il congiunto di un’ex staffista del primo cittadino. Nuove accuse per l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, due suoi ex collaboratori e tre rappresentanti legali di onoranze funebri che operano sul territorio dell’Agro. Il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, Vincenzo Montemurro, ha notificato, attraverso i militari della Dia guidati dal colonnello Giulio Pini, l’avviso della conclusioni delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia a: l’ex sindaco del comune di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti, Giovanni Cozzolino, ex dipendente del Comune di Scafati, membro dello staff del sindaco Aliberti; Giacomo Cacchione, ex capo Area Economico Finanziaria del Comune di Scafati; Giuseppina Ametrano, legale rappresentante della ditta “L’Eternità srl”; Alfonso Cesarano e Catello Cesarano, legali rappresentanti della ditta “Cesarano Nicola Pompe Funebri scarl” L’avviso di conclusione indagine è stato emesso nell’ambito dell’operazione “Sarastra”. Ad Aliberti, Cozzolino e Cacchione la procura contesta il reato di abuso di ufficio aggravato dall’articolo sette (metodo mafioso). In pratica, secondo la pubblica accusa i tre avrebbero favorito le due agenzie funebri “L’Eternità srl” vicina al clan Matrone e Cesarano vicina al clan d’Alessandro di Castellammare. Le attività di indagine, condotte dal personale dalla Sezione Operativa della Dia di Salerno, hanno consentito di documentare l’illecita attività di pubblicità funebre svolta – su pannelli installati abusivamente, omettendo il versamento dei tributi dovuti per legge e agevolati anche dalle condotte omissive poste in essere dai responsabili degli uffici comunali deputati al controllo. In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare che le condotte omissive, finalizzate a non interrompere o impedire le attività illecite delle due ditte, hanno recato vantaggi anche di natura patrimoniale sia alle stesse società, sia, in un caso, ad un allora staffista del Comune di Scafati, che avrebbe fruito di un servizio di onoranze funebri gratuito. Nel dettaglo Aliberti, Cozzolino e Cacchione di fatto non hanno impedito che gli icaricati delle due agenzie affiggessero manifesti senza versare il dovuto. Dalle indagini è emerso che, addirittura, l’ex staffista Giovanni Cozzolino avrebbe, in cambo delle “attenzioni” prestate, ottenuto un servizio funebre gratuito per un suo congiunto deceduto, Francesco Gallo. Funerale che fu effettuato dalla ditta l’Eternità. L’intera vicenda è venuta fuori nel corso delle indagini che la direzione distrettuale antimafia ha condotto sull’amministrazione e gli eventuali legami tra rappresentanti politici e esponenti del clan Loreto Ridosso. E, proprio nell’ambito di tali indagini Giacomo Cacchione rivelò agli investigatori di aver ricevuto pressioni da Aliberti e Cozzolino affinchè nulla cambiasse in merito alle modalità di affissione dei manifesti funebri da parte delle due agenzie i n questione.

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