Aeroporto, Gesac di nuovo al Tar: nel mirino la manifestazione d'interesse per il Consorzio - Le Cronache
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Aeroporto, Gesac di nuovo al Tar: nel mirino la manifestazione d’interesse per il Consorzio

Sembra essere lo scalo più desiderato. Con enti e società che se lo litigano. La media è praticamente di un ricorso a settimana. Dopo quello depositato lo scorso 4 aprile al Tar di Salerno contro il bando di selezione a procedura ristretta per la cessione delle quote di maggioranza nell’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi spa, la Gesac torna alla carica a sette giorni esatti di distanza. Con il ricorso numero 595 del 2013, la Gestione servizi aeroporti campani spa prende di mira il disciplinare Della procedura di manifestazione di interesse alla sottoscrizione di quote consortili del Consorzio Aeroporto di Salerno – Pontecagnano s.c.a r.l.
Un corposo ricorso, con ben 22 allegati, presentato nuovamente dal legale di Gesac, l’uomo che ormai rappresenta un vero e proprio incubo dei vertici del Costa d’Amalfi, Ernesto Stajano. Ora, dunque, c’è il bando per la manifestazione di interesse per l’acquisizione delle quote del Consorzio aeroporto, pubblicato lo scorso 3 marzo e in scadenza alle 12 del prossimo 3 maggio. Dunque, da un lato c’è la ricorrente Gesac, dall’altro, in veste di resistenti vi sono, oltre ovviamente il Consorzio aeroporto, anche l’Enac, i Ministeri delle infrastutture e trasporti e dell’economia, la Regione e la società aeroporto spa. 
Insomma, a Gesac proprio non è andato giù che non si sia proceduto all’affidamento diretto e che si sia intrapresa la strada della pubblicazione delle manifestazioni di interesse per lo scalo dell’aerporto di Salerno. Un affidamento diretto in cui Gesac (che gestisce lo scalo di Napoli – Capodichino) aveva riposto le proprie speranze alla luce di un accordo, risalente al 2001, tra Regione e Governo che prevedeva un unico gestore per gli scali di Capodichino, Grazzanise e Pontecagnano. Una concessione della quale, però, Gesac non si è mai avvalsa negli anni, oltre alla circostanza che, quell’accordo, di fatto non è mai stato attuato e al suo interno non viene certamente indicato il nome di Gesac.
Dunque, ora la società ci riprova con un ricorso contro la manifestazione di interesse vincolante per l’acquisizione delle quote consortili. Ora, non resta che attendere il prossimo ricorso firmato Stajano.

 

15 aprile 2013