Addio Gegè, l'ultimo "pazzariello" - Le Cronache
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Addio Gegè, l’ultimo “pazzariello”

Addio Gegè, l’ultimo “pazzariello”

di Andrea Pellegrino

Per Vietri sul Mare era il suo «principe della risata», in tutto e per tutto. Non fosse altro che con Totò aveva collaborato e proprio dal mitico Antonio De Curtis aveva ereditato la tradizionale figura del «pazzariello». Una comunità intera piange oggi Giuseppe Donnino, in arte Gegè. Personaggio unico, simpatico, disponibile e dalla battuta sempre pronta. Un Natale che si rispetti non era tale senza il consueto giro di Gegè tra la scuola d’infanzia e quella primaria, che con i panni di Babbo Natale distribuiva caramelle e panettonicini. Ma Gegè è stato soprattutto il «pazzariello». Sì, proprio quello di “Attenzione, battaglione” interpretato da Totò in una famosa scena del film “L’oro di Napoli”. Abito sgargiante, scettro e con a seguito la banda, il «pazzariello» era un vero e proprio “strillone” ai tempi dell’aperture di botteghe e negozi. Gegè, tutto bardato di fregi, ha proseguito nel tempo a sfilare durante le feste o nelle grandi occasioni, finendo anche sugli schermi televisivi nazionali. Lui stesso disse, in occasione dei cinquanta anni di carriera: «Il Pazzariello? Sono cinquanta anni e forse più che riprendo questo personaggio e probabilmente, ad oggi, sono rimasto l’unico. Infatti a Napoli se qualche negoziante, vuol farsi pubblicità, come si faceva un tempo, chiama me» Nato nel quartiere San Lorenzo di Napoli, la sua tradizione partenopea era indiscussa ma Gegè è stato soprattutto cittadino di Vietri sul Mare. All’età di dodici anni saliva già sui palchi dei teatri. Poi l’occasione con Totò nel celebre film Uccellacci Uccellini di Pier Paolo Pasolini. Qui nelle ultime scene è stata la controfigura di Totò cieco. Ancora la collaborazione con Mario Merola con il film “Il Mammasantissima”. Poi in Rai con il Cantagiro del ’92 e la partecipazione in “Giorni di Festa”. Insomma un curriculum eccezionale, degno di un grande artista che non mai dimenticato le sue origini. E soprattutto quel Collettivo Folk Popolare di Vietri che fu vero laboratorio musicale di quel tempo. Con lui, Armando Amendola, Alfredo Raimondi, Vincenzo Raimondi, Arturo Amendola, Giovanni De Cesare, Felice D’Amico, Lucio Crispino, Bruno Mauro, Franco Ferrara, Armando Catalano, Titti Donnino, Carmine Mastroianni, Antonio Solimente, Giuseppe Bottero, Raffaele Basso, Vincenzo Greco, Alfonso Lamberti, Ivan Livia, Marino Cogliani e Ciro Carbone. Va via l’ultimo «pazzariello», l’ultimo erede di quella comicità che fu di Totò. A Vietri sul Mare mancherà tantissimo. Addio Gegè, probabilmente ora farai divertire altrove, che la terra ti sia lieve.