Acqua e gas, estate cara per gli utenti salernitani - Le Cronache
Attualità

Acqua e gas, estate cara per gli utenti salernitani

Acqua e gas, estate cara per gli utenti salernitani

di Marta Naddei

Acqua salata e canna del gas. E’ così che potrebbe essere riassunta la situazione dei cittadini salernitani, alle prese con bollette impazzite. Acqua salata perché – così come anticipato da Cronache lo scorso 26 giugno – è arrivata la stangata sulle bollette da parte di Salerno Sistemi, controllata della holding Salerno Energia che gestisce i servizi idrici. Nelle fatture emesse dalla società, infatti, è contemplata la voce “deposito cauzionale” – al momento ammontante a metà dell’importo complessivo che varia dai 50 a i 490 euro a seconda del tipo di utenza – e che ha fatto lievitare le bollette. Canna del gas perché anche la stessa Salerno Energia ha deciso di procedere con il conteggio della cauzione sulle bollette. Una decisione della quale – al contrario di quanto accaduto con Salerno Sistemi che, seppur nascosto in una delle varie sezioni del proprio sito web, un annuncio lo aveva messo – non vi è traccia. Così come non vi è traccia della tabella con relativa cifra da sborsare a titolo di deposito cauzionale, a seconda del tipo di utenza, né le modalità di pagamento. L’unica certezza – in entrambi i casi – è che saranno esentati coloro che effettuano il pagamento tramite prelievo da conto corrente bancario. La vicenda è stata oggetto di discussione da parte dei rappresentanti del centrodestra cittadino che hanno parlato di «provvedimenti illegittimi» e di «balzelli utili soltanto a far cassa» perché si tratta di società che «come il Comune di Salerno sono sull’orlo del dissesto». Motivi per i quali hanno chiesto «l’immediata sospensione della “gabella”» (con relativa richiesta di dimissioni degli amministratori), sottolineando come la sua introduzione sia «discrezionale» e come non ne sia «stata data opportuna conoscenza all’utenza». «La richiesta di deposito cauzionale – ha affermato il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, Rosario Peduto – è l’ennesimo sovraccarico in danno dei cittadini salernitani. Anziché dare respiro agli utenti, li si mette dinanzi a bollette spropositate». Di fatto, l’applicazione della cauzione dovrebbe essere prevista solo per nuove utenze, ma sia nel caso di Salerno Sistemi che in quello di Salerno Energia, andrà ad interessare anche i vecchi contratti. Più grande è il consumo, maggiore è la cifra da pagare: alte saranno quelle per gli esercizi commerciali. «E’ una gabella medeivale – spiega Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia – Altro che distensione nei confronti dei commercianti, questa è una dichiarazione di guerra, in un periodo in cui gli affari sono già difficili. Devono fare cassa e se la prendono con i contribuenti». A ben guardare i bilanci delle due società, i conti non sono proprio rosei. Se Salerno Sistemi ha segnalato debiti, nel 2013, per 6 milioni di euro, Salerno Energia registra ben 30 milioni di euro di debiti. E per quanto riguarda la casa madre, le anomalie sarebbero diverse, come spiega il consigliere comunale di Ncd Roberto Celano: «Si registrano tante anomalie – dice – nell’errata tariffazione delle utenze con tariffe residenti che diventano non residenti, con un notevole aumento di costi. Negli ultimi giorni, inoltre, stanno chiamando a casa gli utenti per segnalare le bollette scadute. Fino a qualche tempo fa si utilizzavano comunicazioni scritte; evidentemente sono talmente in difficoltà che utilizzano mezzi più diretti». Sottolinea, invece, la totale mancanza di comunicazione il capogruppo in Consiglio comunale della lista Principe Arechi, Raffaele Adinolfi: «I salernitani vengono trattati come sudditi – afferma – Non hanno avuto nemmeno l’accortezza di informare l’utenza della decisione – assolutamente facoltativa, come specifica la delibera dell’Aeeg – di inserire un deposito cauzionale». Ancor più drastica la posizione del capogruppo forzista, Giuseppe Zitarosa che invita addirittura «a non pagare le bollette dell’acqua maggiorate». Anche perché – specifica – «su una fattura di 200 euro, oltre 100 sono voci estranee ai consumi. C’è la voce relativa alla depurazione, ma abbiamo acqua piena di calcare e maleodorante. E c’è anche quella relativa alle fognature e sappiamo in che condizioni sono. Questa è vessazione».