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Accompagnatori in sala parto, la Regione già nel 2020 ha chiesto protocolli ad hoc

di Erika Noschese
E’ del 2020 l’avviso diffuso della Regione Campania che chiede ai direttori generali delle azione ospedaliere, aziende ospedaliere universitarie e Asl di individuare adozioni di protocolli, buone prassi e standard per l’umanizzazione del percorso nascita. Da Palazzo Santa Lucia, dunque, una apertura per permettere a mariti e compagni di entrare in sala parto. “Avviso” questo totalmente disatteso dai vertici dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona. Una battaglia che sta portando avanti anche l’ostetrica Patrizia Santoro attraverso una raccolta firme lanciata insieme ad alcune neo e future mamme. Da Palazzo Santa Lucia era infatti giunta la richiesta di individuare un protocollo proprio per consentire alla gestante di essere accompagnata da una persona, precedentemente identificata, ai fini del necessario screening per Covid19 che pertanto non sarà da considerarsi visitatore e non sarà soggetto alle restrizioni previste per gli esterni. Ad oggi, presso l’azienda ospedaliera universitaria nulla è cambiato. L’ultimo appello è stato lanciato proprio da Patrizia Santoro ospite, lunedì sera, della puntata di Tribuna Politca che ha visto protagonista anche il dottor Mario Polichetti, ginecologo e responsabile del reparto Gravidanze a rischio che sostiene la battaglia e, in più occasioni, ha rilanciato la proposta di individuare percorsi separati per gli accompagnatori.