Abusò di una bimba di 5 anni Nessuno sconto per l’orco di Fratte - Le Cronache
Cronaca Giudiziaria

Abusò di una bimba di 5 anni Nessuno sconto per l’orco di Fratte

Abusò di una bimba di 5 anni Nessuno sconto per l’orco di Fratte

di Pina Ferro

 

Ha abusato sessualmente di una bimba di cinque anni e minacciato il frartellino. I giudici della Corte d’appello di Salerno hanno confermato la condanna a nove anni, inflittagli in primo grado per P.M. il 68enne, parcheggiatore abusivo di Fratte, difso da Gino Bove. Approffittando dell’ospitalità offerta dai genitori dei minori ha abusato sessualmente della bambina di appena cinque anni. L’inchiesta era partita dopo la denuncia dei genitori delle vittime. A coordinare le indagini fu il sostituto procuratore Elena Guarino. I genitori dei bambini, che attraverso l’avvocato Antonietta Cennamo si sono costituiti parte civile, gli avevano offerto ospitalità, fittandogli un posto letto, e lui aveva approfittato di quella convivenza per abusare sessualmente della bambina. Addirittura il 68enne ha molestato anche l’altro figlio della coppia, di sette anni, che cercava di difendere la sorellina. Il parcheggiatore ha sempre respinto ogni accusa, anche il aula si è difeso dichiarandosi estraneo ai fatti. Sul banco dei testimoni sono sfilati operatori sociali, consulenti e persone informate sui fatti. Teatro della violenza sessuale è stata una casa del popoloso quartiere di Fratte. I genitori dei due ragazzini, per arrotondare il bilancio, avevano deciso di ospitare proprio l’anziano che i bimbi chiamavano lo “zio”. Gli abusi sono avvenuti in un arco temporale compreso tra il 2009 e il 2011, durante la convivenza.Anche dopo che i fratellini erano stati allontanati dalla loro abitazione e ospitati in una casa famiglia, il 68enne avrebbe continuato a perseguitarli tanto da essere accusato anche di stalking. L’orco imponeva il silenzio al fratellino sulle violenze alla sorella, minacciandolo con un coltello alla gola, oppure lo afferrava per i piedi e lo faceva penzolare a testa in giù. In questo modo gli incuteva timore per farlo tacere con i genitori. In questo clima di violenza e minacce, il 68enne approfittava della bimba che doveva soddisfare i suoi appetiti sessuali. In primo grado il pubblico Ministero Guarino, nel chiedere la condanna dell’orco, era stata molto dura, avanzando la proposta di una pena pesante. Nove sono, alla fine, gli anni inflittigli in primo grado, condanna che è stata confermata ieri dalla Corte d’Appello di Salerno. Il parcheggiatore è detenuto presso la casa circondariale di Vallo della Lucania.