A Salerno s'indaga su un nostro striscione - Le Cronache
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A Salerno s’indaga su un nostro striscione

A Salerno s’indaga su un nostro striscione

Prendono provvedimenti e lo fanno in maniera sbagliata. A Salerno s’indaga su un nostro striscione”. Sono le ultime notizie che arrivano dal comitato “Questa Lega è una vergogna” di Salerno. Sono i protagonisti dell’affissione dello striscione appeso su un balcone di piazza Portanova nel giorno del comizio di Matteo Salvini a Salerno. Il primo finito nel mirino delle forze dell’ordine e fatto rimuovere poco prima dell’arrivo del vicepremier. A raccontare quanto accaduto quel pomeriggio è Ennio Riviello, coordinatore di “Questa Lega è una vergogna”. “Eravamo a casa della signora che ci ha ospitato quando, mentre stavamo sistemando lo striscione, ci siamo ritrovati davanti due agenti della Digos”. Riviello, insieme ad un altro attivista, si trovava all’interno dell’abitazione di una signora che aveva dato la disponibilità all’apposizione dello striscione rosso e bianco recante la scritta “Questa Lega è una vergogna”. “La discussione con i due agenti è durata oltre 20 minuti, fino a quando abbiamo deciso di rimuovere lo striscione nel mentre gli uomini della Digos ci hanno anche identificati, compresa la padrona di casa”. Ispirato da una frase di una canzone Pino Daniele, il coordinamento “Questa Lega è una vergogna” nasce in occasione della festa del Sud, poi annullata, della Lega a Campagna. Da allora il coordinamento raggruppa giovani antileghisti di Salerno e provincia. “Non ci fermeranno – annunciano – nessuna censura, nessuna rimozione di striscioni, nessun bavaglio. Questa Lega è una vergogna, diceva il nostro caro Pino, e noi lo diremo sempre con maggior voce”.