- Le Cronache
Attualità

di Monica De Santis

Il sorriso buono di Gigino Esposito si è spento ieri mattina poco dopo le 8. Una notizia che ha colpito non solo tutto il mondo del teatro salernitano, ma anche le tantissime persone che negli anni hanno avuto il piacere di conoscere il regista. Luigi Esposito, da tutti
chiamato Gino o Gigino era l’amico di tutti, sempre allegro, sorridente, sempre pronto ad aiutare tutti. Era nato a Sarno, 77 anni fa, si era poi trasferito a Salerno, dove viveva con la moglie Annamaria e dove ha cresciuto i suoi tre figli Antonio, Andrea e Arturo. La sua vita è stata tutta per il teatro, che non ha mai trascurato neanche quando la malattia gli provocava immani sofferenze. La sua carriera ha inizio negli anni 70, quando iniziò a frequentare il teatro San Genesio di Sandro Nisivoccia e Regina
Senatore. Sono stati loro due a far crescere la sua passione tanto che nel 1976 creò una sua compagnia amatoriale “Compagnia Umoristica Salernitana”. Con Claudio Tortora ha gestito per oltre 20 anni il teatro Ridotto in via Fabrizio Pinto. E proprio in questa piccola sala, di soli 80 posti che Gigino metteva in scena i suoi spettacoli (più di 80 titoli), per la maggior parte tratti dalla tradizione partenopea; Affiancato da vari amici come Ugo Piastrella, Andrea Carraro e Tonino Orilia nel corso degli anni, ha collaborato anche con registi e operatori teatrali noti al grande pubblico come Sergio Solli, Leopoldo Mastelloni, Tony Servillo e Lello Arena. Amava così tanto il teatro amatoriale che decise di creare un festival estivo tutto dedicato alle compagnie regionali “Campania Ridens”, poi nel 2006, quando il Teatro Ridotto fu costretto a lasciare la sede di via Pinto, decise di realizzare nell’ex scuola elementare Parco Arbostella, grazie alla concessione del Comune di Salerno (e all’impegno del nostro direttore Tommaso D’Angelo), un teatro di 100 posti: il Teatro Arbostella. Qui Gigino si trasferisce con la sua
compagnia e qui continua a proporre i suoi spettacoli e, in qualità di direttore artistico, ad ospitare le altre compagnie cittadine e non, proponendo ogni anno un cartellone ricco di appuntamenti che richiama moltissime persone. La sua passione per il teatro e il saper stare in mezzo alla gente l’ha portato poi a realizzare dei corsi per giovani attori e una programmazione teatrale estiva che animava tutto il quartiere del Parco Arbostella. Ora toccherà al figlio Arturo proseguire e portare avanti le attività di Gigino e soprattutto tenere sempre vivo il suo ricordo.