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Un 53enne di Sarno era nella banda di ladri di appartamenti che nel corso dell’estate è stato l’incubo di salernitani e non solo. Sono state 15 le persone arrestate, ieri mattina, dai carabinieri. Scoperta anche la rete di ricettatori a cui era destinata la merce rubata. In manette oltre ad Antonio D’Angelo nato a Sarno e residente a Boscoreale sono finiti anche: Mario Falanga, alias lo zio, 46 anni; la nipote Giovanna Fusco, 34anni; Maddalena Falanga 61 anni; Giuseppe Cervero 33 anni; Aniello Panariello 36 anni; Raffaele Coppola 51 anni; Bruno Falanga 47 anni; Carmine Carbone, 30 anni; Ciro Pisciuttari 41 anni; Giuseppe Chierchia, 42 anni; Ferdinando Paduano 50 anni; Carmine Paduano 27 anni; Ciro Sorrentino 44 anni. tutti residenti a Boscoreale. Dietro le sbarre anche i cittadini rumeni Nicolae Ille Mutuliga, nato in Romania 28 anni residente a Torre; Sorin Costantinica, 37 anni residente a San Giuseppe Vesuviano; Vasile Florin Marcu 24 anni residente a Torre Annunziata; Gabriel Trifan, 28 anni, residente a Boscoreale. La gang era specializzata in furti in abitazione perpetrati tutta l’estate tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Avellino. L’arresto è avvenuto in esecuzione di unordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Torre Annunziata. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti, alla ricettazione e al riciclaggio. Le indagini dei militari della Compagnia oplontina hanno fatto luce sul modus operandi del gruppo criminale, a partire dai sopralluoghi che eseguivano per studiare la “pericolosità” delle case da svaligiare per poi organizzarsi in batterie da quattro o cinque persone e partire su auto con targa straniera a far razzia di gioielli, denaro, televisori o attrezzature agricole che poi portavano in depositi indicati dallo “zio”, il vero e proprio capo del gruppo. Dall’attività investigativa è emerso che il 46enne Mario Falanga aveva il rispetto di
tutti: era lui che decideva definitivamente gli obiettivi da colpire, la data del furto e i gruppi di partecipanti, avvalendosi della nipote 34enne. Scoperta e sgominata anche la rete dei ricettatori grazie alla quale lo “zio” indirizzava il provento delle ruberie.