di Simone Perrotta SALERNO. Il prossimo avversario della Salernitana, l’Ascoli, riporta immediatamente alla mente la notte del 5 giugno 2005. In un Arechi stracolmo i granata, all’ultimo anno dell’era Aliberti e al primo atto di Angelo Gregucci in panchina, si giocavano la permanenza in serie B contro i marchigiani, lanciati verso i playoff. E’ un match che Gregucci ha spesso ricordato in queste prime settimane da allenatore della Salernitana. la bolgia dell’Arechi, il sangue, l’orgolio del popolo, tutti concetti che il tecnico esprime e che si riassumono in quei 45 minuti finali contro l’Ascoli. Quando sotot di un gol la Salernitana trovò la rimonta salvezza. Fondamentale con un grandissimo gol, fu Igor Zaniolo che, ancora oggi, ricorda quel momento tra i brividi: “Erano altri tempi, altre partite. Fu una sensazione stupenda che porto sempre con me. Eravamo in svantaggio ma riuscimmo a ribaltare il risultato in due minuti e a ottenere una salvezza strameritata davanti a un pubblico incredibile. L’Arechi è uno stadio che ti mette la palla in porta. Peccato che poi sia finita in quel modo (col fallimento della Salernitana Sport n.d.r), in ogni caso fu uno dei gol più belli della mia carriera, oltre che tra i più importanti. Lo ricorderò per sempre”. Anche adesso a distanza, l’ex attaccante di Messina e Genoa, continua a seguire la Salernitana, seppur da lontano, ed è sicuro che il nuovo corso Gregucci possa portare i granata almeno ad un piazzamento playoff: “Salerno è una piazza incredibile che non merita di stare in Lega Pro. Credo che anche solo per questo abbia tante chance di andare ai playoff. Sono contento che sia arrivato Gregucci, con lui ho un ottimo rapporto. E’ un grande allenatore, molto preparato tatticamente ma soprattutto è un grandissimo motivatore. E’ bravissimo nel far sentire tutti importanti anche chi gioca meno e a farsi rispettare e voler bene da tutto il gruppo. Sono sicuro che sia l’uomo giusto anche perché conosce già l’ambiente”. Zaniolo conosce molto bene anche Fabiani, altro tassello che nel puzzle granata può fare la differenza secondo il bomber ligure: “Fabiani lo conosco molto bene, l’ho avuto sia a Messina che a Genova in due esperienze molto belle. La Salernitana con lui e Gregucci, non poteva fare scelte migliori. Il direttore è un vincente e sa fare bene il suo mestiere e mi sembra che già nel mercato di gennaio si sia mosso molto bene. Ora la Salernitana ha tutto ciò che serve per ottenere un buon piazzamento ai play off dove poi può succedere di tutto perché sono una vera e propria lotteria. Lì conterà tanto anche il fattore campo e l’Arechi da quel punto di vista è una garanzia”.
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