Vigili picchiati a Salerno, i senegalesi: «Falso, le vittime siamo noi» - Le Cronache
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Vigili picchiati a Salerno, i senegalesi: «Falso, le vittime siamo noi»

Vigili picchiati a Salerno, i senegalesi: «Falso, le vittime siamo noi»

«Non c’è stata nessuna aggressione. Gli ambulanti non hanno picchiato nessuno.

Piuttosto è vero il contrario». Daouda Niang , presidente associazione senegalesi Salerno fornisce, in una nota inviata alla stampa, la sua verità sui fatti accaduti nelle ultime ore sul lungomare di Salerno. Per Niang  quello che è stato detto e scritto non è mai accaduto. Anzi.

I fatti raccontati da una nota dell’Amministrazione Comunale di Salerno

Sette giorni di prognosi per l’agente 53enne della Polizia Municipale di Salerno aggredito ieri sera sul lungomare cittadino da un ambulante abusivo. Questa la dinamica dell’accaduto.

Una pattuglia di vigili era intenta a perlustrare la zona, insieme alla Polizia di Stato, nell’ambito di un sopralluogo interforze voluto dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli nel corso della riunione del Tavolo per l’ordine e la sicurezza tenutosi in Prefettura il 20 settembre, dove si è discusso di repressione dello spaccio di droga, dell’ambulantato abusivo, dell’attività dei parcheggiatori, della prostituzione e di microcriminalità.

“La Polizia di Stato, col supporto delle pattuglie della Polizia Municipale, – racconta il primo cittadino- ha effettuato otto fermi e tre arresti di spacciatori di nazionalità gambiana, mentre gli agenti della polizia municipale continuavano nell’opera di dissuasione e repressione dell’ambulantato abusivo.

Mentre la Polizia si allontanava dalla zona delle operazioni per il disbrigo delle procedure conseguenti all’arresto effettuato, una pattuglia della polizia municipale è intervenuta intimando agli ambulanti abusivi di allontanarsi.

Uno di questi si è rifiutato di obbedire all’ordine e, ingiuriando l’agente, lo ha colpito con un pugno. Altri ambulanti presenti hanno fatto in modo di consentire la fuga del delinquente”. Al momento non è stato possibile rintracciare il soggetto autore dell’atto di violenza.

La verità di Daouda Niang su quanto accaduto

«Questo episodio – dichiara Niang – si inserisce in un contesto più generale, dove alla situazione sempre più difficile vissuta da tante persone disoccupate e in cerca di lavoro, comprese le ambulanti e gli ambulanti bangladesi e senegalesi, si accoppia quella del confronto tra vigili urbani e Amministrazione comunale sul tema dello straordinario.

Questo confronto lo stiamo pagando noi come lavoratori, utilizzati per dimostrare che la città sarebbe insicura e sarebbero necessarie più polizia e più di straordinario, mentre il sindaco ha dichiarato via Facebook che bisogna lottare contro spaccio e ambulantato, criminalizzando tutto il lavoro delle e degli ambulanti. A pagare siamo noi, sotto attacco da parte dell’intera Amministrazione comunale. Ma questo fatto è incredibile.

I lavoratori e le lavoratrici senegalesi vivono a Salerno da oltre 30 anni. Non abbiamo mai aggredito nessuno. Tutti sanno che non siamo violenti e che stiamo solo cercando adeguati spazi di vendita per organizzarci e lavorare legalmente, pagando la tasse come tutti. Per questi motivi, stiamo chiedendo da oltre un anno che la politica intervenga per individuare insieme spazi adeguati di vendita, a partire dall’area del sottopiazza della Concordia.

Le questioni sociali non si possono affrontare con denunce, minacce, manganelli e daspo. Abbiamo bisogno di politiche commerciali adeguate, politiche sociali per chi sta pagando la crisi ed un clima sociale e istituzionale fondato sul rispetto e non su campagne di criminalizzazione dei poveri e razzismo. Chiediamo, infine, a tutta la stampa locale di interloquire con tutte le parti e non solo con alcune, dando voce a chi troppe volte è ridotto al silenzio dai poteri locali».