di Marta Naddei Le difficoltà ci sono. Sono evidenti ed innegabili. Solo che il governatore della Campania ha sbagliato bersaglio. Un bersaglio che sarebbe dovuto essere l’amministrazione comunale, attuale e passata, che – a detta di alcuni sindacati – non si è mai contraddistinta per l’attenzione rivolta al corpo di polizia municipale, lasciato praticamente allo sbando e a dover fare i conti con personale mancante, auto di servizio obsolete e utilizzate come spogliatoi, radio fuori uso, divise e scarpe ormai usurate. E’ dura e risentita la replica della segreteria aziendale e della rsu Cisl del Comune di Salerno dopo le esternazioni dell’ex primo cittadino ed attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che nel corso del suo consueto appuntamento televisivo del venerdì ha accusato gli uomini della municipale di un eccessivo rilassamento in ordine, in particolar modo, alla viabilità cittadina (nello specifico, l’ex sindaco ha riportato un episodio verificatosi nei pressi della zona dove risiede). Parole che non hanno fatto per nulla piacere né agli uomini della municipale né ai loro rappresentanti sindacali, secondo i quali i disservizi sono dettati dalla mancanza di mezzi e organizzazione: pecche attribuibili esclusivamente alla gestione del comparto di polizia locale in capo all’amministrazione comunale. «Ingiuste, irriconoscenti e populistiche in quanto rilasciate da una persona che ben conosce i numerosi problemi che attanagliano il Corpo e i sacrifici che il personale della polizia municipale, ha affrontato durante la sua gestione e che affronta giorno per giorno per assolvere i propri compiti e che molte volte vanno ben oltre il solo dovere» – si legge in una nota dei referenti sindacali della Cisl fp Raffaele Vitale (segretario aziendale), Adolfo Abate, Bruno Barbato, Francesco Cavaliere, Paola D’Adamo, Guido Nicola Monaco e Angelo Napoli (delegati rsu/rsa Cisl fp). E sono durissime le accuse che rivolgono allo stesso De Luca, reo – a loro parere – di essere colui che ha consentito che per anni si tagliassero i fondi, uomini e mezzi al corpo dei vigili urbani di Salerno e che ha impedito che i comandanti che si sono susseguiti avessero l’automia per sottoscrivere accordi che avrebbero sicuramente giovato tanto agli agenti della municipale quanto ai servizi e, di conseguenza, ai cittadini. «Anche durante la sua gestione – incalzano i rappresentanti della Cisl fp – non si è mai riusciti a produrre una organizzazione del lavoro ed ad un nuovo regolamento della polizia municipale, in quanto qualsiasi Comandante in carica non ha mai avuto l’autonomia necessaria per discutere e sottoscrivere accordi in tal senso, pur essendo tutti a conoscenza che tali strumenti avrebbero consentito una migliore gestione del personale ed una maggiore sicurezza ai cittadini. Per cui consigliamo di riflettere a chi per anni ha permesso tagli di fondi, uomini e mezzi al Comando di Polizia Municipale ignorando le innumerevoli richieste e denunce delle organizzazioni sindacali, anche quelle riguardanti la messa in sicurezza del Comando di polizia municipale». Punta il dito contro l’amministrazione comunale anche Angelo Rispoli dei Cobas, per il quale Vincenzo De Luca tutti i torti non li ha ma ha decisamente sbagliato bersaglio. «E’ vero – afferma Rispoli – c’è un problema che riguarda la viabilità a Salerno ma questo non dipende certamente da noi vigili urbani ma dalla organizzazione che è in capo al comandante che segue, a sua volta, le direttive del Comune. In particolare, tutto il personale è concentrato sui servizi di antiprostituzione e antiabusivismo, con un occhio rivolto all’abbandono dei rifiuti». In buona sostanza, «non c’è personale che si occupi di viabilità perché le risorse umane e i pochi e malconci mezzi a disposizione vengono dirottati su altre operazioni». Tra le cause scatenanti di questa situazione – sostiene Rispoli – «il mancato reclutamento dei vigili stagionali. Il direttore del personale Criscuolo ritiene che non possano essere presi, noi siamo convinti del contrario e nel periodo di agosto e settembre abbiamo risentito della mancanza di queste circa 25 unità che avrebbero consentito una maggior copertura del territorio. Si potrebbe, presto, avviare anche un bando per assunzioni a tempo indeterminato ma la dirigenza comunale pare non sia intenzionata a muoversi in questo senso». Insomma, pare che lo “sbracamento” abbia radici ben più profonde e consolidate nel tempo: problematiche che, nonostante gli allarmi, non sono state mai opportunamente affrontate.
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