Vietri sul Mare: «Chi respinge i migranti è razzista», comitati contro il sindaco Benincasa - Le Cronache
Costiera Amalfitana

Vietri sul Mare: «Chi respinge i migranti è razzista», comitati contro il sindaco Benincasa

Vietri sul Mare: «Chi respinge i migranti è razzista», comitati contro il sindaco Benincasa

 

di Andrea Pellegrino

VIETRI SUL MARE. «Chi respinge i migranti è razzista, non è una persona perbene». È così che il “Comitato vietrese di solidarietà ai migranti in attesa di asilo” replica alle esternazioni del sindaco Francesco Benincasa sull’ipotesi di accogliere circa 20 migranti a Vietri sul Mare. Il primo cittadino, nei giorni scorsi, aveva fermamente bocciato l’idea di accogliere gli immigrati, definendo questi ultimi soggetti «con problemi, schizzati» e da “reprimere”: dichiarazioni che gli sono valse l’appoggio di Noi con Salvini ma anche le aspre critiche di cittadini e rappresentanti istituzionali e politici. «Per il sindaco Benincasa questi esseri umani devono stare lontani da Vietri, perché sono ricercati, potenziali terroristi e non possono convivere con il 99/% dei “cittadini perbene” di Vietri, disposti a pagare 3 euro a testa per respingerli in altri paesi vicini, abitati evidentemente da cittadini non altrettanto “perbene” – si legge in una nota del Comitato composto da Alfonso Gambardella, Antonella Scannapieco, Antonio Luciano, Giuseppe Schiavone, Maurizio Celenta, Michele Cimino, Raffaele Dell’Isola, Umberto Massimino e Vincenzo Buonomo – Ebbene noi respingiamo questa etichetta di “cittadino perbene” che Benincasa ci attribuisce arbitrariamente. Chi i respinge i migranti come propone il sindaco è razzista non è perbene!». Una proposta che i componenti del comitato etichettano come «indegna e illegale, in contrasto perfino con il decreto Minniti. I cittadini di Vietri ‘perbene’ – proseguono – si ispirano ai principi della solidarietà e dell’accoglienza perché Vietri accoglie e non respinge». «Quasi 25mila migranti sono arrivati in Italia via mare nel 2017 – si legge ancora nella nota – Sognano una vita migliore, ma spesso finiscono tra le mani dei trafficanti o in centri di detenzione, se sono fortunati, altrimenti muoiono nel deserto o in mare. Dall’inizio dell’anno almeno 1.150 persone sono scomparse o morte nella traversata. (dati aggiornati al 7 Maggio 2017) – NdR). A chi denigra in modo indiscriminato le Organizzazione non Governative ricordiamo che prestare soccorso a chi è in pericolo di vita in mare, non è un encomiabile atto umanitario, è un obbligo di legge! – conclude il “Comitato vietrese di solidarietà ai migranti in attesa di asilo».