Verso l’Assemblea Nazionale del Pd - Le Cronache
Editoriale

Verso l’Assemblea Nazionale del Pd

Verso l’Assemblea Nazionale del Pd

Di Alessia Potecchi*

Oggi, più che mai, occorre avviare un dibattito serio e risolutivo riguardo la situazione in cui versa il Partito Democratico, ormai da diverso tempo. Penso che il momento, ancora, purtroppo, drammatico in cui ci troviamo non abbia aiutato e agevolato questo percorso ma, direi che, ora, i segnali ci sono proprio tutti per avviare una discussione al più presto. Il cambio del Governo, il nostro ruolo all’interno del nuovo esecutivo, la questione di genere che ha segnato un punto su cui, ancora una volta, si è rivelata la nostra debolezza, la nostra linea politica da chiarire, in vista di importanti appuntamenti anche elettorali, in primis le elezioni della tornata amministrativa, che interesserà anche Milano, e ancora le dimissioni del Segretario Zingaretti, con parole molte forti che, ovviamente, ci sono dispiaciute, credo siano state di forte impatto nei confronti della nostra comunità e dei nostri elettori. Quindi, sono diversi e numerosi i punti su cui va avviato, all’interno del Pd, un confronto serio. L’assemblea di domenica dovrà eleggere, a mio parere, un segretario autorevole e con una scelta unitaria, che porti il partito ad affrontare in maniera determinante questa fase, ancora fortemente segnata dalla pandemia, che porterà alle elezioni amministrative, spostate in autunno ma che comunque si terranno prima della fine dell’anno, per quindi condurci ad un congresso dove intavolare una discussione seria su come il Pd intende collocarsi, rilanciarsi e programmare i prossimi futuri passi e passaggi, con idee concrete e decise. Un passaggio, questo, a mio giudizio, ineludibile al punto in cui siamo arrivati. Oggi non possiamo rimanere bloccati e non essere protagonisti di tutto ciò che sta avvenendo, ci sono tanti temi su cui il Pd deve schierarsi in prima linea, il nostro partito è ricco di talenti, competenze, persone di grande valore, il cui apporto è fondamentale per il completamento del Recovery Plan. Siamo in forte ritardo e l’Europa ci ha già più volte sollecitati, il rilancio economico, le Riforme, a partire da quella del fisco, il tema delle diseguaglianze, che stanno diventando sempre più difficili da sanare. A questo desidero aggiungere  che, il nuovo Governo, sta dando una svolta importante su molte questioni nella direzione indicata dal PD, sta affrontando in maniera risolutiva il problema dell’ epidemia con l’accelerazione dei vaccini, sta dialogando, come chiesto dal PD, con le forze intermedie in maniera costante e continuativa. In questo modo, sono stati raggiunti già dei risultati importanti, sono stati firmati gli accordi per il rinnovo del contratto dell’industria e dell’agricoltura ed è stato firmato un patto tra governo e sindacati per la Pubblica Amministrazione, per aprire alle assunzioni, alla digitalizzazione e per innovare. Stessa cosa con le parole di Draghi per la Riforma del Fisco, che va nella direzione della progressività e della riforma profonda dell’Irpef, della revisione dell’impianto delle deduzioni e detrazioni, tutti punti rilanciati dal Pd. Bisogna proseguire su questa strada e darsi da fare. Questo è quello su cui ci si deve concentrare: risolvere al più presto i tanti capitoli interni che abbiamo e rilanciare, con una discussione a carte scoperte, il nostro partito. Proprio in queste settimane, ho ripensato ai motivi per cui sono stata parte attiva nella costruzione e nella fondazione del Pd e del suo percorso senza esitazioni, i motivi sono molti, ma, forse, il principale è stato l’ambizione e la sfida di dare vita ad una comunità matura e fondamentale per la nostra società, un sodalizio che sapesse trovare, anche con fatica, soluzioni condivise, sintesi, su tanti temi che avevano visto i filoni riformisti, protagonisti della storia del nostro paese, non sempre in accordo. Ecco la capacità di insistere e persistere, di non arrendersi, per arrivare a decisioni sostenute, poi, da tutte e tutti. Noi dobbiamo offrire delle risposte alle domande delle donne e degli uomini di oggi, che sono persone complesse, in una società complessa e in cambiamento. E’ questa la strada da intraprendere e percorrere con estrema convinzione, i nostri territori hanno bisogno di un PD forte, coeso, combattivo, che decida e che sia protagonista, con coraggio per uscire da questa crisi economica, sanitaria e, soprattutto, sociale. Ci vuole un grande sforzo, ma so convinta che siamo capaci di farlo e penso, soprattutto, che ne valga la pena.

Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza

 del Pd Metropolitano di Milano