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«Verificate il cantiere Porta Ovest»

di Andrea Pellegrino
Sul secondo smottamento c’è la seconda ordinanza del Comune di Salerno. Scaduti i termini del primo atto a firma dell’ingegnere Luca Caselli, questa volta il provvedimento notificato ai proprietari del costone interessato dalla seconda frana verificatasi a pochi metri dalla prima sulla strada provinciale che collega Salerno a Vietri, porta la firma del sindaco Vincenzo De Luca. Ma secondo quanto emerge dall’atto, gli eredi Caiafa (proprietari appunto del costone) contesterebbero già il primo provvedimento. Infatti, con una nota del 24 febbraio scorso (il crollo è avvenuto il 21), i proprietari hanno tirato in ballo i lavori per la realizzazione dei tunnel di via Ligea. Si legge, infatti: «I Caiafa hanno chiamato in causa l’Autorità Portuale indicando i lavori di “Salerno Porta Ovest” in corso di esecuzione quale possibili causa di danneggiamento della loro proprietà». Una tesi questa sostenuta anche dal comitato No Traforo e di Italia Nostra che, già all’indomani del primo smottamento (quello che ha interessato il costone di proprietà della Total), avevano puntato il dito contro il cantiere, nel quale proseguono, giorno e notte, le perforazioni in roccia per la costruzione delle gallerie. Dalla loro, la richiesta di valutare bene il pericolo relativo alla realizzazione delle due gallerie, nonché di monitorare le continue vibrazioni al già fragile costone roccioso che lo scorso anno, nello stesso punto, provocò una nuova e lunga interruzione della viabilità, con i conseguenti disagi che a distanza di appena dodici mesi rivivono decine di migliaia di cittadini. La nuova ordinanza ora prevede nulla in più rispetto a quella già emessa: lavori ad horas, opere di verifica e cronoprogramma. Ma, secondo quanto emerge, pare che l’intervento di messa in sicurezza vada per le lunghe e che quasi certamente dovrà intervenire il Comune di Salerno in danno. Ma all’orizzonte, considerata la corrispondenza, si annunciano contenziosi.