Ventura soddisfatto ma precisa: “La rosa è ancora incompleta” - Le Cronache
Salernitana

Ventura soddisfatto ma precisa: “La rosa è ancora incompleta”

Ventura soddisfatto ma precisa: “La rosa è ancora incompleta”

E’ tempo di primi parziali bilanci per il tecnico della Salernitana Giampiero Ventura che, al termine della seduta di allenamento e dopo 16 giorni di ritiro in quel di San Gregorio Magno, incontra la stampa. Si dichiara soddisfatto il trainer granata soprattutto perché dopo un’annata difficile come quella precedente “era fondamentale ricreare i presupposti per iniziare con il piede giusto e lavorare con una buona ossatura di squadra. Fino ad oggi tutti i calciatori a mie disposizione si sono comportati bene con grande disponibilità e serietà”.

Poi Ventura scende nei dettagli: “La squadra non è ancora al completo ma la società ne è consapevole. Non mi occupo di mercato quindi lavoro per far trovare pronta la pappa a quelli che arriveranno in seguito. Serve ancora qualcosa in ogni reparto – ha dichiarato il tecnico. Saremo circa al 30% di quello che possiamo fare”.

L’allenatore è in costante contatto con proprietà e dirigenza: “Mi sento spesso sia con Lotito che con Fabiani. Entrambi sanno benissimo quello che serve alla Salernitana ma tra un giocatore raggiungibile con disponibilità e uno meno raggiungibile con presunzione, preferisco il primo”.

Inevitabile l’argomento Cerci: “Non è detto che arrivi. Alla Salernitana occorrono calciatori che abbiano una finalità tecnica specifiche. Mi ha telefonato dandomi la disponibilità a venire. Le ultime due annate sono state difficili per lui ed ha voglia di dare risposte. Potremmo essere la squadra giusta per sfruttare la sua rabbia. Se viene lo allenerò volentieri, se arriverà un altro attaccante lo allenerò comunque”.

Ventura poi scioglie anche i dubbi e sgombra le polemiche dei giorni scorsi sul caso Casasola: “Non è successo nulla di particolare. Semplicemente ebbi un colloquio con lui cercando di spiegargli quel era la strada per diventare un calciatore importante. Lui mi ha anche ringraziato. Poi il giorno dopo il procuratore ha chiamato ed ha detto: “Come si è permesso di parlare così con Casasola”. E’ evidente che c’è qualcosa che non va. Un procuratore non può determinare il futuro di una società”.