Variante piazza della Libertà, De Luca a processo - Le Cronache
Attualità

Variante piazza della Libertà, De Luca a processo

Variante piazza della Libertà, De Luca a processo

di Andrea Pellegrino

I pm avevano chiesto anche l’arresto per dodici tra tecnici ed imprenditori coinvolti nell’inchiesta sulla variante di Piazza della Libertà (salvati poi dal Gip) ed ora andranno a processo insieme a Vincenzo De Luca e la sua ex giunta comunale. Ieri dopo svariate udienze preliminari, la pronuncia del giudice che ha rinviato a giudizio l’attuale governatore della Regione Campania De Luca e altre 25 persone, tra ex amministratori, tecnici, funzionari comunali ed imprenditori. I fatti risalgono al 2011 quando la giunta comunale, all’epoca presieduta proprio da Vincenzo De Luca, approvò una variante da 8 milioni di euro ai lavori di piazza della Libertà, che tutt’ora è ferma in attesa che la nuova ditta

prenda possesso ufficialmente del cantiere. De Luca dovrà rispondere insieme al suo ex esecutivo di falso in atto pubblico mentre gli altri sono accusati anche di peculato. A processo, oltre De Luca, andranno: Eva Avossa (attuale assessore della giunta Napoli), Gerardo Calabrese (ex assessore, ora presidente del Cgs e componente della società regionale Campania Ambiente), Alfonso Buonaiuto (ex assessore ed ex capo staff del presidente De Luca), Augusto De Pascale (ex consigliere comunale), Domenico De Maio (attuale assessore all’urbanistica), Aniello Fiore (ora consigliere regionale e presidente dell’Asis), Ermanno Guerra (ex assessore ed attuale consigliere comunale), Vincenzo Maraio (attuale consigliere regionale del Psi), Francesco Picarone e Luca Cascone

(entrambi consiglieri regionali di maggioranza). Ancora i dirigenti comunali e gli imprenditori per i quali erano state chieste anche misure cautelari: Domenico Barletta, Alberto Di Lorenzo, Antonio Ragusa e Lorenzo Criscuolo. Gilberto Belcore, Armando ed Enrico Esposito (amministratori della Esa Costruzioni), Paolo Baia, Patrizia Lotti; Sergio Delle Femmine, Salvatore De Vita (amministratore del consorzio tek- ton) , Marta Santoro, Antonio Fiengo (amministratore della Fiengo Ceramiche). Ed, infine, a processo andranno anche Mario Del Mese e Vincenzo Lamberti della Ifil che dovranno rispondere

di reati di tipo tributario. Questa è l’in- chiesta più rilevante sulla riqualificazione di Santa Teresa (Crescent e Piazza) quella messa in campo dai pm Cantarella e Valenti. Diciotto faldoni e quasi 20mila pagine tra intercettazioni, documenti comunali e perizie che hanno messo a nudo il “Sistema Salerno” con intrecci tra politica ed imprenditoria. E’ l’inchiesta, infatti, dove sono emerse – grazie all’intercettazioni – presunte irregolarità nel seggio di No- cera Inferiore delle parlamentarie che videro protagonista l’attuale vicegovernatore della Campania Fulvio Bonavitacola. La prima udienza del nuovo processo a carico di Vincenzo De Luca è prevista, dinanzi ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Salerno, il prossimo 13 marzo 2017.