- Don Luigi Zoccola: il mister di DioPubblicato 1 giorno fa
- Tentata truffa ad anziani di Buonabitacolo, denunciati due giovani partenopeiPubblicato 1 giorno fa
- “Favorire l’intermediazione tra l’ufficio di Soprintendenza di Pompei e Salerno”Pubblicato 1 giorno fa
- “Parcheggi, altro disastro del sindaco. Si profila un danno erariale”Pubblicato 1 giorno fa
- Ok dalla Giunta al piano del fabbisogno del personale 2022Pubblicato 1 giorno fa
- Premiati a Palazzo Spada dal Presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini gli studenti del Liceo De Filippis GaldiPubblicato 1 giorno fa
- Il giorno prima del Palio Remiero corteo storico per le vie di AmalfiPubblicato 1 giorno fa
- Nel segno della “voce” il festival Jazz&PopPubblicato 1 giorno fa
- Il Quartetto Prometeo tra Romanticismo e NovecentoPubblicato 1 giorno fa
- Dj Delta e la Black Music in tutte le sue sfumaturePubblicato 1 giorno fa
Usura, arresto a Pontecagnano, indagato carabiniere

I Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Salerno hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Salerno nei confronti di Nicola Attianese in Pontecagnano Faiano per i reati di usura ed estorsione. Le indagini sono partite nell’agosto 2017 a seguito di una denuncia presentata da una vittima di usura dalle cui dichiarazioni è stato possibile riscontrare come a fronte di un prestito di circa 2mila euro, era stato costretto, mediante minacce gravi di estorsioni personali e familiari, a versare – solo a titolo di interesse usuraio – pari ad oltre il 120% annuo, la somma di circa 4mila euro. La insostenibilità delle richieste di denaro ha portato la stessa vittima a scoprire il collaudato sistema nel quale sono state coinvolte, così come accertato nel corso delle indagini, in qualità di vittime, almeno 5 persone, anch’esse soggette ad usura ed estorsione, tra i quali imprenditori e liberi professionisti. Il ricavato dell’attività delittuosa veniva reinvestita in oggetti preziosi ed immobili, poi sottoposti a sequestro. Il gip ha inoltre disposto il sequestro del provento dei delitti di usura ed estorsione per l’importo complessivo di circa 47mila euro. Nell’indagine sono coinvolti, in concorso tra loro, per reati analoghi, altre dieci persone tra le quali anche di un militare dell’arma dei carabinieri che, all’epoca dei fatti, prestava servizio presso la stessa sezione operativa di Salerno che ha condotto le indagini. Per quest’ultimo sono stati contestati la rivelazione del segreto d’ufficio perché sospettato di aver fornito all’arrestato informazioni coperte sa segreto investigativo, accesso abusivo ai sistemi informatici e truffa in danno dello Stato ed è stata applicata la misura dell’interdizione dallo svolgimento delle pubbliche funzioni per mesi sei. (Ape/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 22-FEB-19 16:42 NNNN