«Una petizione per salvare Radio Radicale» - Le Cronache
Attualità

«Una petizione per salvare Radio Radicale»

«Una petizione per salvare Radio Radicale»

di Donato Salzano*

Caro Sindaco, caro Governatore, ti chiedo la convocazione dei Consigli comunali e regionali “Ad Horas” per approvare una mozione a sostegno e che impegna il Governo a rinnovare entro il prossimo lunedì 20 maggio la convenzione a Radio Radicale. Sai Marco Pannella ci ha sempre insegnato di non arrendersi mai, il “non mollare” di Ernesto Rossi nell’azione politica radicale, la lotta nonviolenta del possibile contro il probabile, ma come saprete il cosiddetto Governo “sic” del “Cambiamento” a deciso di chiudere Radio Radicale per evitare che possa ancora trasmettere integralmente le dirette parlamentari, del plenum del Csm e della Corte Costituzionale. Questi piccoli banali nipotini di Goebbels rifiutano il dialogo nonviolento e gandhiano a cui stanno dando corpo con un durissimo sciopero della fame, da 78 giorni Maurizio Bolognetti leader dei radicali lucani e Rita Bernardini da 40 giorni, accompagnati dal digiuno alternato di oltre duecento radioascoltatori, oltre alle centomila firme raccolte in breve tempo per la salvezza dell’emittente. Il voler porre fine poi ad un servizio pubblico di interesse generale riconosciuto dall’Agcom e dalla gran parte del mondo politico, accademico, della cultura, dell’informazione e dalla società civile; quale a questo punto, sarà anche il destino degli oltre cento giornalisti, tecnici, archivisti, amministrativi, dipendenti dalle società esterne che perderanno il loro preziosissimo posto di lavoro. Ti chiedo quindi una mozione a tua prima firma, fai quello che hanno già fatto tantissimi Consigli comunali e quelli regionali pugliese, ligure e lombardo per salvare Radio Radicale. Se diversamente prevarranno in questo Governo ulteriormente spaccato, la violenta arroganza di questi piccoli Goebbels, i quali pensano allo Stato come se sia cosa loro, da lunedì sera saranno spenti per sempre i microfoni dell’unico servizio pubblico dal 1976 e ahinoi con esso il Conoscere per deliberare di ognuno di noi. “Fai quel che devi, succeda quel che può…[Pietro Nenni]”. *Tra gli autoconvocati del 40° Congresso straordinario di Rebibbia del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito