Una, nessuna, centomila Virginia Raffaele - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Una, nessuna, centomila Virginia Raffaele

Una, nessuna, centomila Virginia Raffaele

Questa sera, alle ore 21, il sipario del Teatro Verdi si leverà su Performance, per la regia di Giampiero Solari

Di OLGA CHIEFFI

 Una, nessuna centomila Virginia Raffaele, che farà quasi rivivere, questa sera, alle ore 21, e per l’intero week-end, sul palcoscenico del Teatro Verdi, la concezione vitalistica pirandelliana della realtà, quale perpetuo movimento vitale, eterno divenire, trasformazione da uno stato all’altro. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Tutto ciò che si distacca da questo flusso continuo e assume forma individuale comincia a morire: è questo che avviene all’uomo, che si slega dall’universale assumendo una forma individuale entro cui si costringe, una maschera con la quale si presenta a se stesso, ma che assume infinite altre forme agli occhi degli altri, un modo di inaugurare l’anno celebrativo del centocinquantenario della nascita di Luigi Pirandello, che avrà il suo clou nella rappresentazione dei Sei personaggi in cerca d’autore, a metà gennaio. Artista amatissima dal grande pubblico, grazie alle sue imitazioni televisive, arriva in teatro da protagonista assieme alle sue maschere più famose, per questa Performance, scritto insieme a Piero Guerrera e Giovanni Todescan, per la regia di Giampiero Solari, uno spettacolo che la vede protagonista in un viaggio tutto al femminile attraverso un mondo fatto di manie, ossessioni, primedonne, giochi di potere, delusioni e vittorie; uno spettacolo brillante che parla dell’oggi dando voce alla società, mettendone in risalto pregi e difetti. Attraverso le sue imitazioni più famose come Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, il Ministro Boschi, Francesca Pascale e molte altre, il filo dello show, una sorta di leitmotiv dietro le quinte, è costantemente in mano all’inquisitrice Marina Abramović Grandmother of performance art dialogante con la protagonista in una sorta di gioco di specchi in cui pannelli e luci che rappresentano Virginia, tridimensionalmente e nei quali si riflettono i personaggi che ruotano in un caleidoscopio di rifrazioni speculari. Ed eccoli dunque i personaggi, dalla ruvida criminologa Bruzzone, alla verace Pascale, al fiore di delicatezza Carla Fracci. Ma la novità teatrale rispetto agli sketch televisivi è che in questo spettacolo trova ampio spazio la vera personalità di Virginia Raffaele chiamata, naturalmente ad interagire con le sue maschere, in cerca della sua identità. Virginia Raffaele balla, canterà accompagnata dal pianoforte di Teo Ciavarella, interagirà con il pubblico e lo coinvolgendolo direttamente Poi, ancora stupirà con i suoi personaggi irreali, Paola Gilberto Dobal, poetessa di vita transessuale, e Giorgiamaura di Lecce, cantautrice, eterna esclusa da Amici di Maria de Filippi. Performance racchiude un mondo di “installazioni umane”, come ama definirlo Virginia Raffaele, una esilarante parata di caratteri, di sentimenti, di situazioni condensati in uno spettacolo di grande impatto, che impreziosiranno le “installazioni” luminose di Salerno.

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