Una due giorni per premiare i medici salernitani laureati da oltre 40 anni - Le Cronache
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Una due giorni per premiare i medici salernitani laureati da oltre 40 anni

Una due giorni per premiare i medici salernitani laureati da oltre 40 anni

di Monica De Santis

E’ stata presentata ieri mattina l’edizione 2021 di premiazione dei medici che hanno conseguito la laurea 40, 50 e 60 anni fa. La cerimonia si terrà venerdì 1 e sabato 2 ottobre presso il Saint Joseph Resort (in via Salvator Allende 66 – adiacente Marina d’Arechi Port Village) con consegna della pergamena e del logo dell’istituzione ordinistica lavorato artigianalmente. La cerimonia sarà svolta nel rispetto delle normative vigenti e sarà divisa in quattro sessioni, mattina e pomeriggio. Per l’osservanza delle norme di contenimento del contagio da Covid19 non sarà possibile coinvolgere i familiari. Il programma delle onorificenze prevede: Venerdì dalle ore 10.30 premiazione 50° e 60° di laurea (TUTTI: classi 1970, 1971 e 1960, 1961); Venerdì dalle ore 15.00 premiazione solo del 40° di laurea dello scorso anno (classe 1980); Sabato dalle ore 10.30 premiazione 40° di laurea (classe 1981) dei colleghi il cui cognome inizia con la lettera A e fino alla lettera M; Sabato dalle ore 15.00 premiazione 40° di laurea (classe 1981) dei colleghi il cui cognome inizia con la lettera N e fino alla lettera Z. “Un’iniziativa da molti anni effettuiamo, compre lo scorso anno, nonostante la pandemia – ha spiegato il dottor D’Angelo, presidente dell’ordine dei Medici – anche se alcuni non si sono presentati, quindi li premiamo quest’anno, in questa due giorni, che per noi è davvero molto importante, perchè punta a voler, in qualche modo, ringraziare per il lavoro svolto, i medici più anziani iscritti all’ordine”. Sui numeri dei medici non vaccinati, D’Angelo non parla… “Perchè giocare al banco lotto non ha senso, non dico nessun numero a caso. Dico che in questo momento dobbiamo aspettare quelle che saranno le comunicazioni. Una sola voce ho sentito, ma è una voce, quindi non confermata, si parla di un centinaio di sanitari e non di medici che non si sono vaccinati. Ma ripeto non ho contezza in merito. Certo è che con l’obbligo abbiamo avuto un maggior numero di vaccinati rispetto alla fase iniziale. Alla fine la categoria dei medici ha risposto in maniera positiva a quello che è un obbligo. Ma un obbligo che non doveva neanche esistere come tale, non è la legge che ci porta a fare questo, è la nostra etica e deontologia che ci deve portare ad un azione di questo genere”. Nel corso dell’incontro il dottor D’Angelo ha anche parlato della vicenda dei medici non vaccinati, che tiene banco in questi giorni in tutt’Italia ed in Campania in particolar modo… “Al momento – spiega D’Angelo – non abbiamo avuto segnalazioni ufficiali da parte dell’Asl per quanto riguarda la categoria dei medici. Sicuramente ci sarà a breve un certo numero di medici che saranno purtroppo perseguiti per quello che è la loro responsabilità in relazione al fatto che avendo l’obbligo vaccinale non si sono sottoposti a vaccino. Ci sarà per loro la sospensione da parte dell’Ordine. Però voglio precisare che non è inerte l’ordine, tanto è vero che sono stati già due i nostri iscritti che sono stati sospesi, anche se questi non lavorano sul territorio salernitano, bensì a Firenze e Napoli. Ecco non essendo vaccinati ed iscritti al nostro Ordine, ad oggi sono stati entrambi sospesi”. Il Presidente dell’ordine dei medici ha poi parlato anche della riapertura delle scuole e del ritorno in presenza al 100% degli studenti… “Con grande sacrificio ma anche con grande senso di responsabilità che vorremno vedere non tanto nei bambini, ma negli adulti, sono tutti quanti molto attenti a seguire le indicazioni e ad oggi stiamo registrando nelle scuole situazioni di grande tranquillità. Questo ci spinge a pensare che si possa svolgere un anno scolastico quasi regolare, il cui giovamento va soprattutto ai nostri piccoli studenti perchè si è visto che in realtà la presenza, nonostante tutto, è quella che apporta maggiore coeficiente di preparazione e di educazione in senso lato per cui è necessario che si abbia una ripresa anche per la socializzazione, che è fondamento per una società”.