Un summit lampo: il centrodestra si spacca sul nome di Pastore - Le Cronache
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Un summit lampo: il centrodestra si spacca sul nome di Pastore

Un summit lampo: il centrodestra si spacca sul nome di Pastore

Adriano Rescigno

Secondo quanto ci aveva dichiarato il coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Celano: «Usciremo solo quando troveremo nome e programma», quello di ieri sera sarebbe dovuto essere l’ultimo incontro dal quale sarebbero dovuti emergere sic et simpliciter il nome del candiato sindaco ed il programma da sottoporre agli elettori del comune picentino. Niente, c’è bisogno dell’ennesimo incontro ma le acque si agitano. C’erano tutti, da Forza Italia a Noi con l’Italia passando per la Lega a Fratelli d’Italia, niente associazioni, una riunione prettamente politica nella sede del partito azzurro. Convinti della forza mediatica ed elettorale del neo entrato tra le fila di Silvio, Francesco Pastore già assessore del sindaco uscente Ernesto Sica, gli adepti di B. sembra che abbiano proprio imposto agli altri membri della coalizione il nome dell’assessore ma Fratelli d’Italia abbia risposto con un perentorio «Prima dovete confrontarvi con noi». Confrontarsi con loro in virtù di un candidato sindaco espresso in conferenza stampa la settimana scorsa, Antonio Anastasio e poi il programma. Si immaginava una riunione fiume ed invece è durata nemmeno il tempo di un temporale estivo ed i toni si drammatizzano. Il dieci giugno si va al voto e probabilmente tutta la buona intenzione di una accuratezza certosina sul componimento del programma passerà in secondo piano, manca proprio il direttore d’orchestra, ed allora bisognerà pacificare gli animi facendo leva su un uomo squadra più che frontman. Tutto riaggiornato a data da destinarsi e l’ipotesi di un centro destra unito più che mai nelle ultime ore ha perso quota.Certo siamo soltanto all’inizio vero delle consultazioni per questo centrodestra faianese ed in politica è questione di minuti per riappacificare gli animi anche se minacce di scissione vere e proprie non ce ne sono state. Probabilmente il nome dell’assessore Pastore è stato proposto con quel pizzico di veemenza in più che spesso indispettisce e gli accordi poi vengono postdatati. La saga continua,sulle reti picentine ma non si sa quando. Ora è il momento delle cosiddette “riflessioni costruttive”.