Un pugno per un posto a sedere sul bus - Le Cronache
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Un pugno per un posto a sedere sul bus

Un pugno per un posto a sedere sul bus. A questo si è arrivati a Salerno. Ma ormai è ordinaria amministrazione sui pullman del Cstp, sempre stracolmi. I disastri del Cstp, strapazzato da guai economico-finanziari e di sostanziale indifferenza istituzionale, si ripercuotono sui cittadini e sui lavoratori, in particolare sui conducenti. Ma con quello che è accaduto ieri si è probabilmente toccato il fondo. Linea 8 delle ore 13: inverosimile carico di passeggeri alla fermata di piazza della Concordia. L’autista chiude le porte e riparte. Percorre poche centinaia di metri, giusto il tempo di giungere all’altezza della piscina comunale Simone Vitale, quando a bordo del mezzo scoppia una spaventosa lite tra due donne. Tutto per un posto a sedere liberatosi grazie alla discesa di un passeggero alla fermata precedente. Una giovane donna, originaria dell’Est Europa, si avvicina al seggiolino per prendere posto, quando un’altra passeggera che aveva adocchiato il sedile vuoto, le tira i capelli pur di non consentirle di raggiungerlo. Alle richieste di spiegazioni della ragazza, la donna, per tutta risposta, le ha assestato un pugno in pieno volto, puntando con decisione allo zigomo destro. La conducente del bus, accortasi di quanto sta accadendo, ferma il mezzo nel tentativo di calmare la situazione e chiama le forze dell’ordine. Dopo un primo momento in cui le porte restano chiuse, l’autista le apre non potendo tenere “intrappolati” i passeggeri fino all’arrivo della polizia. All’apertura delle porte, la signora pugile per un giorno è scappata facendo perdere le proprie tracce. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia ed un’ambulanza della Croce Rossa Italiana che ha prestato le cure alla malcapitata ragazza che ha riportato un brutto gonfiore allo zigomo ed è stata comunque trasportata in ospedale per il referto medico.
Gli agenti della questura hanno ascoltato sia la ragazza aggredita che la sua amica, nonché la conducente dell’autobus per ricostruire la dinamica dei fatti e per riuscire a risalire all’autrice dell’aggressione. Dopo 40 minuti, l’autobus, ormai svuotato dei passeggeri ha ripreso la propria corsa verso Battipaglia.
Lucia De Vita, che in quel momento si trovava alla guida del numero 8, visibilmente provata e impaurita per l’accaduto, denuncia che «ogni giorno è così. E’ il terzo giorno consecutivo che passando per piazza della Concordia il carico di passeggeri è questo e la storia è sempre la stessa, ogni giorno. La gente è costretta a stare come sardine sul bus e questo è il modo in cui siamo costretti a lavorare noi conducenti».