Udc alla corte di De Luca, accordo fatto. Cobellis e i suoi vanno sinistra - Le Cronache
Attualità

Udc alla corte di De Luca, accordo fatto. Cobellis e i suoi vanno sinistra

Udc alla corte di De Luca, accordo fatto. Cobellis e i suoi vanno sinistra

di Andrea Pellegrino

Il via vai è continuo. Consiglieri comunali, assessori, dirigenti di partito e fedelissimi. Il portone della sede elettorale “Mai più ultimi” di piazza Amendola si apre e si chiude continuamente. Tutti alla corte di Vincenzo De Luca, il sindaco decaduto che non può mettere più piede al Comune dopo la sentenza della Corte d’Appello che ha sancito l’incompatibilità tra la carica di primo cittadino e quella di sottosegretario all’epoca del governo Letta. Così il centro della politica ed anche dell’amministrazione comunale si è spostata di pochi metri dal vero Palazzo di Città. Ma ieri alla corte di Vincenzo De Luca, che non molla la sua corsa alle primarie del Pd (semmai si faranno), c’era tutta l’Udc. O almeno quella parte capitanata da Luigi Cobellis che oggi porterà al Comune di Salerno direttamente Ciriaco De Mita per riesumare i vecchi fasti della Democrazia Cristiana. Tant’è che il convegno riporta il simbolo dello storico scudo crociato e non quello dell’Udc. Strano ma vero. L’altro elemento è proprio la visita mattutina di tutti gli esponenti del partito salernitano. Oltre Cobellis, c’erano Angela Pace, Sabatino Tenore (che è vicepresidente della Provincia di Salerno), Antonio Crescenzo di Sarno e Pasquale Mauri di Angri, nonché il consigliere comunale di Salerno Paky Memoli. Tutti accolti dal segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi e naturalmente dall’ex primo cittadino Vincenzo De Luca. Accordo fatto, si dice. Per ora per le primarie, poi si vedrà per il prosieguo. Sostanzialmente si dovrebbe riproporre lo schema politico ed elettorale già utilizzato per le Provinciali che hanno portato alla vittoria Giuseppe Canfora. Il problema resterebbe solo il simbolo per le Regionali, nel caso in cui l’Area Popolare dovesse confermare il suo sostegno a Caldoro. Poi ci sarebbe il potente assessore regionale Pasquale Sommese che a quanto pare non consentirebbe l’utilizzo del simbolo in provincia di Salerno. Ma il piano B prevederebbe due ipotesi: la costituzione di un nuovo gruppo (si parla di Campania popolare) che dovrebbe smarcarsi dal centrodestra e sostenere la coalizione del Pd oppure, nel caso specifico di Salerno, Vincenzo De Luca potrebbe aprire la sua civica “Campania Libera” ad eventuali candidature di ex Udc. Questo sia nel caso in cui De Luca dovesse correre da solo alle Regionali e sia a supporto di un eventuale altro candidato Pd. Tra questi c’è Giovanni Baldi, seppur in trattativa per una eventuale candidatura a sindaco di Cava de’ Tirreni attraverso un scambio di ruoli con Marco Galdi. Ma l’accordo a sinistra del gruppo di Cobellis, potrebbe mettere in imbarazzo alcune componenti democrat sui territori provinciali, soprattutto in quelli interessati dal voto. E proprio a Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, candidato Pd e vincitore delle primarie, si troverebbe poi “costretto” a trattare con il gruppo Udc che sul piatto metterebbe una propria candidatura. Insomma non si esclude il caos. Ma per ora l’importante per De Luca è consolidare il suo bacino elettorale per Palazzo Santa Lucia. Poi chi vivrà vedrà. Oggi intanto sarà direttamente Ciriaco De Mita a dire la sua a Salerno.