«Tu devi morire, non voglio più vederti», frasi choc pronunciate da un’infermiera - Le Cronache
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«Tu devi morire, non voglio più vederti», frasi choc pronunciate da un’infermiera

«Tu devi morire, non voglio più vederti», frasi choc pronunciate da un’infermiera

Erika Noschese

«Tu devi morire, tu devi morire». Frasi choc quelle pronunciate ieri sera da un’infermiera dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino ai danni di Souleymane Rachidi, giovane 20enne della Costa d’Avorio e residente a Baronissi. Rachidi, all’alba di ieri mattina (verso le tre circa ndr) ha accusato un dolore al petto. Così, ha contattato il 118 che lo ha condotto presso il nosocomio della Valle dell’Irno. E proprio al pronto soccorso dell’ospedale Curteri che si sarebbe verificato l’ennesimo episodio di razzismo. Secondo quanto denuncia il giovane 20enne, in Italia da diversi anni dove studia e lavora, un’infermiera avrebbe iniziato a rivolgergli offese di ogni tipo, augurandogli più volte la morte. Souleymane ha denunciato il fatto in diretta, tramite i suoi canali social e proprio mentre lui parlava la donna continuava a ripetere “Sì, devi morire”, più volte. «Io sto male, sono in ospedale e c’è una signora che mi dice di ritornare al mio paese. Mi dice che devo morire». E, ad onor del vero, dal video si sentono le terribili parole pronunciate da questa donna, verosimilmente un’infermiera che continua a ripetere «Devi morire. Ditegli che deve morire», ripete la donna in dialetto che ha poi aggiunto «Salvini ancora permette a questa gente di entrare qua». E ancora: «Qui non ti voglio più vedere, devi morire». Frasi pronunciate più volte mentre il giovane 20enne, nonostante il dolore continuava a replicare alla donna: «Va bene, signora. Grazie». Dopo l’accaduto Souleyman Rachidi ha abbandonato l’ospedale di Curteri, rinunciando alle cure, per poi recarsi al Ruggi d’Aragona, accompagnato dal suo datore di lavoro, dove è stato visitato dai medici. Il 20enne avrebbe un problema bronchiale e nei prossimi giorni dovrà tornare presso il nosocomio di Salerno per tutti gli accertamenti del caso. «Dite a Salvini che sono ancora vivo», ha aggiunto il giovane. Intanto, la Direzione Strategica dell’Aou San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona comunica di aver immediatamente dato avvio, già nella giornata di ieri, ad una indagine interna al fine di verificare la realtà dei fatti e le eventuali responsabilità interne. «Abbiamo subito avviato tutte le verifiche per appurare cosa è accaduto – ha dichiarato il direttore generale del nosocomio, Giuseppe Longo – Ma qualunque sarà l’esito è importante tener presente che nel settore sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della persona umana». Nel frattempo, il segretario della Fp Cgil di Salerno, Pasquale Addesso, chiede di indagare sulla veridicità dell’accaduto, chi siano i protagonisti e se effettivamente le voci fuori campo siano di un operatore sanitario e si rivolgano proprio al ragazzo in barella. «Se fosse vero è di una gravità inaudita». Parole dure quelle pronunciate dal sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma che condanna fermamente l’accaduto e ha annunciato che indagherà personalmente per verificare la veridicità dei fatti, dopo aver contattato, nell’immediato, la direttrice Annichiarico. «Le verifiche fino ad un certo punto, bisogna indivudare le responsabilità – ha dichiarato il primo cittadino – Se accaduto è di una gravità enorme. Che significa il colore della pelle? Assolutamente nulla». Il sindaco Somma sottolinea la situazione drammatica che si vive al pronto soccorso, a causa dei lavori attualmente in corso e «vedere poi una scena simile a me fa rabbia, tanta rabbia». Ancor più grave, per il primo cittadino, il fatto che al giovane sia stato concesso di andar via senza visita medica: «Per me ora si alarga il discorso. Io voglio tutte le responsabilità. Se davvero di tratta di un’infermiera non c’è neanche da commentare su cosa accadrà ma è grave che questo giovane sia andato via senza visita. Se c’è qualcuno che ha assistito è ugualmente responsabile, medici compresi che avrebbero dovuto comunque visitarlo». Il primo cittadino ha dunque annunciato che si occuperà personalmente della vicenda perchè «non può finire in cantiere. Questo video mi solletica parecchi dubbi sull’essenza umana. Se siamo questo, siamo veramente poco. L’assistenza umana viene prima di tutto», ha aggiunto il sindaco.