Tre milioni per le Luci d’Artista 900mila per gli incendi in Campania - Le Cronache
Politica

Tre milioni per le Luci d’Artista 900mila per gli incendi in Campania

Andrea Pellegrino

Dopo il danno (una Regione a fuoco), De Luca mette la pezza. Ov- vero firma la convenzione con i vigili del fuoco, negli ultimi giorni al centro di aspre polemiche dopo la nota nella quale veniva evidenziata l’indisponibilità della Regione Campania a procedere alla stipula. La delibera di giunta è del 12 luglio, giorno in cui il Vesuvio era già quasi totalmente distrutto. Assente alla seduta è Fulvio Bonavitacola che mantiene, tra l’altro, la delega al- l’ambiente. Il governo regionale approva la convenzione tra la Regione Campania ed il Ministero dell’In- terno – direzione regionale dei Vigili del Fuoco. L’ammontare è di 900mila euro circa. Un terzo, dunque, di quanto stanziato dallo stesso De Luca, lo scorso anno, per le Luci d’Artista nella sua Salerno. La convenzione partirà dal 15 luglio e smentisce anche le dichiarazioni di Nello Di Nardo (consigliere politico alla protezione civile) che aveva bollato quella nota dei vigili del fuoco quasi come una bufala, annunciando una grossa smentita, che invece è stata sostituta dalla delibera di giunta regionale. Chiaro segno che fino al 12 luglio la convezione non era stata sottoscritta. Il caso era stato sollevato da Ar- mando Cesaro, consigliere regionale di Forza Italia che ieri commentando la delibera ha detto: «Doveva bruciare l’intero Parco del Vesuvio perché il presidente Vincenzo De Luca si ricordasse di firmarla nono- stante le molteplici sollecitazioni?». «Adesso – ha proseguito – priorità assoluta e massimo impegno di tutti e a tutti i livelli sugli interventi necessari a domare le fiamme che stanno devastando la Campania, nelle more di poter fare la conta dei danni, ma, visto che gli incendi si prevengono, non possiamo non tornare a denunciare i gravi ritardi e le responsabilità politiche del governo regionale di De Luca che, come già sottolineato nella nostra interrogazione, non ha ancora approvato il nuovo Piano Antincendi boschivi. La corsa ai ripari di queste ultime ore, segnata, come ha giustamente sottolineato Legambiente, da ordinanze confuse e a futura memoria, è chiaramente tardiva e non sposta il giudizio unanime sull’insuffcienza e l’inefficienza di una giunta regionale che tira a campare tra slogan improbabili e promesse mancate sulla pelle dei cittadini». La giornata di De Luca – dopo le polemiche, la foto con Morricone e poi al ristorante mentre bruciava la Campania, ed uno strano silenzio – è partita al contrattacco. O meglio, da Giffoni, in compagnia del sotto- segretario Boschi, De Luca ha lanciato la prima offensiva. Suo bersaglio la stampa: «Dagli incendi il danno più grave è quello ambientale poi abbiamo un secondo danno quello di imbecillità per ciò che scrivono i giornali, perché c’è sempre chi deve cercare il capro espiatorio, chi si inventa la soluzione del giorno dopo e chi fa finta di non vedere i problemi reali». Nel pomeriggio il comunicato ufficiale. Questa volta senza attacchi e con tanto di foto- grafia nella sede operativa. Un semplice resoconto delle attività fino ad ora messe in campo. In serata, in- vece, spunta l’atto che ora dovrà ve- dersi apporre materialmente le firme. Intanto il Conapo (sindacato dei vigili del fuoco della Campania) incalza: «Fa sorridere – dice Antonio Brizzi (segretario generale del sindacato Conapo) – che il presidente della regione Campania affermi che se i delinquenti iniziano ad appiccare gli incendi a gennaio i vigili del fuoco devono rivolgersi al ministero degli Interni da cui dipendono. Forse il presidente De Luca dimentica che per legge è la Regione a dover far fronte agli incendi boschivi tutto l’anno, anche nel mese di gennaio, ma in ogni caso qui stiamo parlando degli incendi di questi giorni, di luglio e con previsioni di siccità senza precedenti am- piamente anticipate dai metereologi, non di gennaio. Questa è la legge. Noi del Conapo chiediamo da tempo di riformare questa legge per- ché foriera di criticità, De Luca ci aiuti nel sollecitarne la riforma».