Tragedia Del Giudice: la manovra mortale chiesta da un addetto all'imbarco - Le Cronache
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Tragedia Del Giudice: la manovra mortale chiesta da un addetto all’imbarco

Omicidio colposo: è l’ipotesi di reato – al momento contro ignoti – sulla quale la Procura della Repubblica di Messina ha aperto un fascicolo nell’ambito dell’inchiesta sulla tragica morte di Caterina Del Giudice, la 31enne salernitana vittima domenica scorsa di un incidente stradale su una delle rampe d’accesso della stazione marittima di Messina. La giovane, tenente della Guardia di Finanza in servizio a Firenze, è spirata dopo due giorni di ricovero nel reparto di rianimazione del Policlinico Martino di Messina. 
Il Pm Anna Maria Arena, che indaga sull’incidente, sta valutando gli elementi fino ad ora raccolti. L’area dell’incidente, la rampa e il guard-rail che ha ceduto facendo precipitare nel vuoto l’auto con a bordo la Del Giudice sono tuttora sotto sequestro. La Polfer di Messina, competente per area, ha visionato i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza. Dalle immagini gli agenti della Polizia Ferroviaria peloritana avrebbero individuato una persona, appartenente al personale addetto all’imbarco delle auto, che avrebbe invitato la giovane ad effettuare un’inversione ad “U” lungo lo stretto spazio di manovra che conduce all’imbarco per Villa San Giovanni. Un aspetto, questo, che escluderebbe ogni altra ipotesi sulla sciagura, da quella del malore all’accecamento per il sole. Gli investigatori stanno inoltre proseguendo le verifiche sulle condizioni delle ringhiere di protezione della bretella che, secondo i primi rilievi, avrebbero presentato evidenti segni di vetustà e sarebbero in parte arrugginite al punto da non riuscire a “contenere” il veicolo, che procedeva a velocità ridotta. Il fatto è stato confermato anche dal racconto di alcuni testimoni secondo i quali due delle ruote della vettura sulla quale viaggiava la giovane sarebbero finite fuori dalla carreggiata e la ringhiera di protezione che delimita la rampa non avrebbe retto l’urto. La famiglia di Caterina Del Giudice ha già annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nell’eventuale processo.
Domenica, dopo una breve vacanza, la 31enne stava lasciando la Sicilia per raggiungere Castel Porziano, in provincia di Roma, per seguire un corso di aggiornamento. Laureata in giurisprudenza, Caterina Del Giudice aveva superato brillantemente il concorso per diventare ufficiale delle fiamme gialle risultando, in graduatoria, la prima in Italia. Ieri l’ultimo, commosso saluto dei familiari e degli amici, nella chiesa di San Giuseppe lavoratore in via Bottiglieri.

 

18 aprile 2013