Tour operator bloccato dalla Ztl L’assurda vicenda di In Sa Tour - Le Cronache
Attualità

Tour operator bloccato dalla Ztl L’assurda vicenda di In Sa Tour

Tour operator bloccato dalla Ztl L’assurda vicenda di In Sa Tour

di Andrea Pellegrino

Nella città turistica c’è un tour operator che vive un vero e proprio calvario. Bloccato,praticamente e paradossalmente, per un mancato accesso alla Ztl nel centro storico di Salerno con il suo «Ape Calessino» e da una strana burocrazia che non ha ancora rilasciato i permessi. Ma la vicenda è complessa e surreale. Non fosse altro che la nuova impresa turistica (In Sa Tour) nasce sotto il patrocinio del Comune di Salerno, lo stesso che poi le avrebbe messo, pochi mesi dopo, il bastone tra le ruote. L’impresa è di Alfonso Masullo, salernitano, che, tra l’altro, combatte, in sede giudiziaria, la sua battaglia contro una banca, trascinata in tribunale per usura. Dall’ottobre scorso aveva deciso di ricostruire e di ripartire, cercando di creare una nuova impresa nella sua città. Ma anche in questo caso dopo mesi di silenzi, mancate autorizzazioni, la vicenda è approdata all’attenzione dell’autorità giudiziaria e del Prefetto di Salerno. LE TAPPE  «Nell’ottobre 2016 ho presentato – racconta Masullo – il progetto al sindaco Napoli. Iniziativa che venne accolta con entusiasmo dal primo cittadino che interessò subito gli uffici. Da qui poi è nata la società In Sa Tour, presentata (il 12 maggio) al Comune di Salerno grazie all’interessamento dell’assessore Roberto De Luca». Ma i problemi di carattere burocratico non nascono fin da subito. «Ad aprile riesco ad ottenere l’accesso alla zona al traffico limitato – dice ancora Masullo – e così parte la mia attività. A maggio, però, le prime difficoltà quando chiedo di poter occupare 0,45 mq di suolo pubblico di fronte al bar 089 per fare assistenza ai turisti. Solo dopo tre mesi mi arriva il parere negativo». Qui a quanto pare sono in pochi a «porter metterci le mani». Il trasporto turistico dal porto al centro sarebbe, infatti, affidato a pochissime (al massimo tre) compagnie, di cui due non salernitane. L’odissea di Masullo comincia a fine maggio: «Ricevo una minaccia da uno sconosciuto che dice di essere stato mandato da un assessore. Poco dopo vengo fermato dai vigili urbani e dopo un controllo apprendo che ci sono tre esposti contro la mia attività. Si mette in discussione la mia licenza. Così come si mettono in discussione i miei servizi ed il trasporto con l’Ape Calessino nel centro storico. Da allora attendo una relazione dei vigili urbani per proseguire la mia attività, ed in particolare per ottenere l’accesso alla zona a traffico limitato e l’autorizzazione per montare uno stand informativo». Intanto, conclude: «Sostengo tutte le spese ed investo ancora. Non mi fermo e non demordo. Altrove sto offrendo questi servizi ma io voglio restare a Salerno, che è la mia città».