Tosta e vincente: riecco la Salernitana - Le Cronache
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Tosta e vincente: riecco la Salernitana

Tosta e vincente: riecco la Salernitana

di Fabio Setta

SALERNO – L’ha vinta alla sua maniera. Come ne ha vinte tante in Serie B nello scorso campionato. Senza brillare, senza dominare, ma lottando con grinta e cuore su ogni pallone. L’ha vinta trovando il gol su calcio d’angolo, come spesso avveniva l’anno scorso e soprattutto non subendo gol per la prima volta in questa stagione. L’ha vinta grazie a Djuric che non segnava in Serie A dal febbraio 2015 contro la Juventus. L’ha vinta soffrendo nel finale, più forte della stanchezza, delle difficoltà e della sfortuna. L’ha vinta e obiettivamente per oggi vale soltanto questo. Alla settima giornata la Salernitana ha rotto il ghiaccio conquistando la prima vittoria in campionato superando il Genoa di misura. E’ stato un match sporco, intenso, povero tecnicamente, ma fatto di ardore. La mossa di Castori di schierare Kastanos interno di centrocampo ha pagato, perché ha offerto a Ribery la possibilità di dialogare con un calciatore che ha tecnica ed intelligenza calcistica. Non è stata però una vittoria facile. Nella prima parte del match il Genoa ha preso campo e pur avendo perso Destro nel riscaldamento sostituito dal 2000 Bianchi, la squadra di Ballardini ha creato diversi grattacapi alla retroguardia granata. Con il passare dei minuti, però l’undici di Castori ha trovato la giusta quadratura, prendendo campo e provando a rendersi pericolosa. Simy e Gondo, però, schierati come coppia iniziale non hanno mai trovato lo spunto giusto. La prima vera occasione è arrivata al 34’ con un tiro da fuori di Kastanos. Poi nel giro di pochi minuti si sono fermati sia Lassana che Mamadou Coulibaly sostituiti da Di Tacchio e Obi. Sembrava ancora una volta una gara sfortunata e l’occasione sprecata da Toure al 54’ lasciava presagire l’ennesimo pomeriggio amaro. Castori ha provato a cambiare, inserendo Djuric e Bonazzoli in attacco. Dopo soli cinque minuti proprio il bosniaco, uno dei leader dello spogliatoio, sotto la curva sud, su angolo di Kastanos ha trovato la deviazione vincente. L’Arechi è esploso e da quel momento è stato il dodicesimo uomo in campo a difesa del vantaggio. Il Genoa ha preso campo e con Pandev, subentrato a Toure, ha creato diversi pericoli. Belec si è superato proprio sull’ex Inter e poi in pieno recupero sulla punizione di Rovella. I granata hanno avuto anche l’occasione del raddoppio con Di Tacchio che dopo una combinazione Obi-Bonazzoli ha colpito il palo esterno. Avrebbe evitato palpitazioni e sofferenze fino al 95’ ma va bene così. Contava vincere e la Salernitana l’ha fatto. Come conta poco, contano i tre punti che servono a lasciare anche l’ultimo posto in classifica, adesso occupato dal Cagliari. Dopo la sosta c’è la trasferta su campo dello Spezia. Un altro scontro diretto, un’altra battaglia, ma la Salernitana c’è.