Tosi: «Giusto che De Luca aspetti» - Le Cronache
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Tosi: «Giusto che De Luca aspetti»

Tosi: «Giusto che De Luca aspetti»

Non ha mancato una stretta di mano a Vincenzo De Luca, suo collega e amico storico. Un saluto veloce  nei pressi del Palazzo di Città, prima del convegno promosso da Azione Liberale all’Hotel Mediterranea. Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, nel suo tour in lungo ed in largo per la Pensola ha toccato anche Salerno, invitato da Gianluigi Cassandra. Tra i relatori anche l’onorevole Edmondo Cirielli. Centrodestra, primarie, ed anche De Luca, i temi toccati dal primo cittadino veronese. Sul doppio incarico del sindaco – viceministro, Flavio Tosi ha dichiarato: «De Luca è viceministro senza alcuna delega e quindi si aspetta – questo mi sembra piuttosto normale – che il viceministro abbia un ruolo. Altrimenti fa il viceministro al nulla. Immagino che nel momento in cui non sara’ piu’ il viceministro al nulla, il problema del doppio incarico se lo porra’ anche lui». Su Caldoro e sulla gestione regionale, il sindaco di Verona ha detto, invece: «La Campania è una regione difficile da governare. Servirebbero dei poteri speciali, una specie di commissario straordinario. In realtà  dove hai delle eredità pesantissime dal passato – ha spiegato – sarebbe importante avere poteri speciali per poter fare le cose, altrimenti si rischia di non farle mai. Ma non certo per colpa tua ma per tutto il sistema che c’è attorno».  Autocritica, poi, nei confronti della Lega. «Deve – ha detto Tosi – dimostrare di saper voltare pagina e questo lo puo’ fare attraverso un candidato giovane che possa esprimere un segnale di netto cambiamento».  Federalismo e presidenzialismo gli obiettivi che Tosi fissa a livello centrale. «La coalizione di centrodestra può partire da dove si sarebbe dovuti partire venti anni fa. Ossia – ha detto – da federalismo, sburocratizzazione, riforma della giustizia. La seconda Repubblica non ha visto nessuna delle riforme indicate nel ‘94 da Silvio Berlusconi. Ora serve una nuova classe dirigente. Questo è il problema: il Paese ha voglia di cambiare ed è stanco delle campagne elettorali piene di bugie».