“Ti taglio la gola se non mi dai 100 euro”: rischiano il processo - Le Cronache
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“Ti taglio la gola se non mi dai 100 euro”: rischiano il processo

“Ti taglio la gola se non mi dai 100 euro”: rischiano il processo

di Pina Ferro

Minacciano con un coltello e tentarono di estorcere denaro ad un cittadino straniero. Rischiano il processo Felice Celso 30 anni, Mirco Petrillo 24 anni e Giuseppe Celso 38 anni tutti residenti ad Eboli e difesi dall’avvocato Giuseppe Russo. Tutti e tre i prossimo 21 novembre compariranno dinanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno Gerardina Romaniello chiamata a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Claudia D’Alitto. Nello scorso mese di giugno a carico dei tre furono emesse le ordinanze di custodia Felice Celso, finì in carcere mentre Mirco Petrillo fu ristretto ai domiciliari. Divieto di dimora ad Eboli per Giuseppe Celso. Era il 10 marzo scorso quando Felice Celso e Mirco Petrillo hanno minacciato con il coltello un cittadino straniero, residente ad Eboli. Questi stava passeggiando con la moglie e la figlioletta quando fu avvicinato da Petrillo e Celso i quali armati di coltello hanno tentato di estorcergli del denaro. Solo l’intervento di alcuni connazionali, la resistenza opposta e il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato che il reato si consumasse. La richiesta di denaro fu di 100 euro se non voleva che gli venisse tagliata la gola. Ovviamente, la minaccia mediante l’arma, il pugno sferrato alla vittima èdocumentato nei nastri di una delle telecamere a circuito chiuso che si trovava nella zona. Il giorno seguente all’aggressione e quindi alla denuncia dell’accaduto, la moglie dello straniero fu avvicinata da una autovettura con alla guida Giuseppe Celso il quale ha intimato alla donna di ritirare la denuncia nei confronti del fratello altrimenti “ti sparo due botte in faccia” . A seguito di dettagliate indagini, della visione dei nastri delle telecamere degli esercizi commerciali della zona e la raccolta della testimonianza di alcuni residenti presenti agli evento è stata ricostruita l’esatta vicenda che ha portato il magistrato alla richiesta della misura cautelare. Un episodio di grande violenza