Termovalorizzatore, il Governo nomina un commissario - Le Cronache
Cronaca

Termovalorizzatore, il Governo nomina un commissario

Termovalorizzatore, il Governo nomina un commissario

di Andrea Pellegrino

L’idea del Governo è di nominare un commissario per la realizzazione del termovalorizzatore di Salerno. E la nomina potrebbe approdare già al prossimo Consiglio dei Ministri. Nella bozza del provvedimento del Ministero dell’Ambiente ci sarebbero già le linee guida. Sostanzialmente mancherebbe solo il nome, poi il nuovo commissario (il secondo dopo l’era De Luca) si dovrebbe insediare da qui a breve. Una proposta che nasce anche dalle sollecitazioni di Regione e Provincia di Salerno, quest’ultima, in particolare, in campo da anni per definire gare, tempi e modalità per la realizzazione dell’impianto a Cupa Siglia, fermo al palo ormai da tempo.  «Al fine di accelerare le attività necessarie per conformare la gestione dei rifiuti nella Regione Campania alla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 marzo 2010 – si legge, quindi nella bozza di Gian Luca Galletti  – con decreto del ministro dell’Ambiente è nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di cui al bando di gare della provincia di Salerno». Per operare, il commissario si avvale «del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Campania e Molise e degli uffici delle amministrazioni interessate alla realizzazione dell’opera». Confermata – almeno secondo le prime indicazioni – l’area già individuata per la realizzazione del Termovalorizzatore di Salerno. Secondo indiscrezioni, però, questa volta Vincenzo De Luca sarebbe fuori dai giochi. Con molta probabilità non sarà un politico ma un tecnico, individuato – pare – tra i funzionari della Protezione Civile nazionale. Il sindaco di Salerno era stato già nominato commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto, all’epoca della drammatica emergenza rifiuti. Sotto la sua gestione sarebbero partiti gli espropri finiti poi sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica, all’indomani del passaggio di competenze alla Provincia di Salerno ed il riscontro da parte dell’amministrazione provinciale di alcune anomalie nelle stime di acquisto dei terreni che sarebbero dovuti essere utilizzati per la costruzione dell’impianto.  Ed infatti, al di là dei contenziosi amministrativi, sul caso Termovalorizzatore penderebbe una indagine della Procura della Repubblica di Salerno, nonché una delibera della giunta provinciale che ha annullato tutti gli espropri, in considerazione delle discrepanze sulle stime riscontrate dall’assessorato provinciale all’ambiente.  Ora un possibile commissario potrebbe sistemare una faccenda sempre più complessa ed anche economicamente gravosa per gli enti locali. «Dopo un anno che lo sto sostenendo, il Governo centrale sembra essersi deciso a nominare un Commissario Straordinario per la realizzazione del termovalorizzatore di Salerno». Il commento non tarda ad arrivare dal Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone: «In Campania si continua a praticare la soluzione più dannosa per la salute dei cittadini: sotterrare i rifiuti. Anni di malagestio del centrosinistra hanno determinato una tragedia ambientale e uno sperpero di denaro pubblico inenarrabile. Va assolutamente chiuso il ciclo con la costruzione del termovalorizzatore, gli ambientalisti di maniera hanno la colpa ideologica di questo mancato avanzamento in termini di civiltà creando la condizione per la criminalità e la politica corrotta di esprimersi al meglio delle loro possibilità. Il termovalorizzatore di Acerra è stato realizzato quando il Governo centrale ha ribadito la sua volontà politica, così dovrà avvenire anche per l’infrastruttura di Salerno. La Provincia – prosegue Antonio Iannone – in tre mesi ha espletato una gara di cui il Tar ha già ribadito la validità delle procedure. Dove altri, chi ci aveva preceduto nella responsabilità, avevano fallito buttando denaro pubblico e generando dubbie operazioni come le procedure di esproprio delle aree destinate che abbiamo denunciato alla Procura della Repubblica, noi siamo riusciti. Ora occorre uscire dalle pastoie amministrative e far partire i lavori, un commissario con poteri straordinari di governo che continui il nostro lavoro certamente può giungere alla realizzazione».