Nino Vincensi, presidente dell’associazione “Croce del Sud”, denuncia a Cronache una serie di disservizi (a dir poco) per l’utilizzo del teatro Augusteo e il pagamento di un extra di 500 euro ad un presunto responsabile di Salerno solidale, non sapendolo nemmeno precisare. Una denuncia che al di là dei particolari da lui forniti, può aprire un dibattito sull’utilizzo del Teatro Augusto che ha vissuto tempi migliori ed ora ridotto ad ospitare manifestazioni politiche e poco altro. E sia detto con tutto rispetto. Dopo la sua denuncia l’assessore Savastano ha subito precisato che sarà fatta chiarezza e lo stesso lo ha fatto in una nota Mena Arcieri, presidente di Salerno solidale. Se è vero quello che ha denunciato Nino Vincensi, sarà trovati i colpevoli. Mi è parso un ottimo e tempestivo impegno di Savastano e Mena Arcieri. Poi improvvisamente arriva una lettera dello stesso Vincensi che fa marcia indietro, quasi terrorizzato dal putiferio che ha scatenato, sollevando da ogni responsabilità “soprattutto il direttore tecnico del teatro Augusteo signor Capaccio Ubaldo (mai tirato in ballo n.d.r) il quale ha sempre dimostrato grande professionalità. La Salerno Solidale – si legge ancora – è stata con noi sempre molto disponibile concedendoci per le prove dello spettacolo gratuitamente gli spazi del Centro Sociale e per cui tutta l’Associazione è grata”. Eh no, caro Vincensi, comprendo che siamo in una città che dorme ma quando si fanno delle accuse bisogna avere il coraggio di portarle avanti fino in fondo. Se qualcuno chiede soldi extra per fare il suo lavoro come lo chiamiamo? Pizzo, mazzetta? Del resto, e forse Vincensi lo ha dimenticato, in una lettera del 30 maggio scorso, indirizzata al sindaco, allora ff, Vincenzo Napoli e all’assessore Savastano, Lei non solo conferma l’episodio dell’extra. Ma è ancora più duro nella denuncia di quanti dichiarato a Cronache. “La nostra esperienza al teatro Augusteo ha rinnovato quella dell’anno scorso; un’esperienza devastante non solo dal punto di vista logistico, dove i nostri tecnici hanno dovuto fare salti mortali affinché tutto andasse nel verso giusto, ma altresì da un punto di vista organizzativo e di cattiva gestione da parte di coloro che, a titolo diverso, girano attorno a tale struttura”. Questo è un passaggio significativo della lettera scritta di suo pugno. Oppure si legge ancora: Tale individuo, che si reclama titolare di una ditta privata che fornisce attrezzatura al Comune di Salerno, ma allo stesso momento, a seconda delle esigenze, dichiara di essere un dipendente della Salerno Solidale, ha fatto tutto quanto in suo potere per rendere ogni nostra operazione organizzativa complessa e difficoltosa”. Vogliamo parlare delle accuse mosse al L’ufficio licenze del Comune: “Da una scrivania all’altra dello stesso ufficio comunicano indirizzi email diversi perché sarebbe stato un dramma buttare l’occhio sul monitor della collega che siede accanto. Ciò nonostante, voglio ancora ringraziare tutti voi per la disponibilità concessa, forse perché ai margini delle nuove elezioni comunali!? Sono certo che all’alba di questo nuovo quinquennio amministrativo, questo nostro grido di speranza morirà nell’ignavia di chi effettivamente non ha a cuore il futuro, anche culturale e artistico, dei salernitani”. Cosa si deve comprendere da questesue affermazioni: che siamo difronte, vista tanta disponibilità, ad una marchetta elettorale? Lo ricorda Vincensi? E se ha la memoria corta pubblichiamo a lato parte della sua lunga lettera. Ed allora faccia nomi e cognomi e se ha subito soprusi economici e morali non abbia paura. Sarà lo stesso Comune a tutelarlo senza bisogno di nessuna lettera “pisciasotto”. Se ha detto falsità, beh allora ne risponderà in tribunale. t*
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