“Sulla questione dello svincolo autostradale di Angri Nord la Regione Campania è impegnata a mediare una soluzione condivisa per il territorio, a patto che non si facciano strumentalizzazioni politiche e, soprattutto, non si creino inutili danni o ritardi ad un’opera attesa da decenni e grazie a noi finalmente in dirittura d’arrivo”: lo ribadisce ancora una volta il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della Commissione Trasporti, Lavori Pubblici e Urbanistica, impegnato a far quadrato sulla vicenda sollevata nell’Agro Nocerino Sarnese nell’ultima settimana e che rischia di compromettere il completamento dei lavori della interconnessione tra la SS268 e la A3 Napoli-Salerno, finanziati dalla Regione Campania e in fase conclusiva. “Premesso che noi sosteniamo sempre la volontà del territorio – spiega Cascone – continuiamo a sollecitare le parti ad una soluzione condivisa nell’interesse della comunità. Però, mentre siamo riusciti ad ottenere dalla Società Autostrade Meridionali che la chiusura avverrà solo contestualmente all’apertura del nuovo svincolo relativo all’interconnessione tra l’A3 Napoli Salerno e la SS 268 e che l’ingresso in città resterà aperto, nonostante questo eccezionale risultato il sindaco di Angri ribadisce con un eccesso di populismo la sua assoluta opposizione alla chiusura in entrata in autostrada della storica stazione. Inoltre, in una nota di due giorni fa la SAM assicura che la stazione di Angri Sud ha la capacità di smaltire il traffico che può riversarsi su di essa all’atto della chiusura della stazione di Angri Nord; nella stessa missiva si annota anche una perplessità rispetto all’operato dell’amministrazione comunale da tempo al corrente della chiusura della stazione storica, programmata sin dal 2012 e oggetto di diverse note trasmesse dalla stessa SAM anche nel corso del 2020 cui il Comune non ha mai dato riscontro, salvo farsi sentire con un’ordinanza solo a ridosso della data esatta di chiusura. Devo purtroppo constatare e condividere questa perplessità”. Regione e Prefettura si erano impegnate anche a chiedere un tavolo al MIT per verificare se fosse percorribile la richiesta del Comune di lasciare aperto lo svincolo. “Esatto, ma il Ministero, interpellato nuovamente sulla questione, ha già da subito ribadito con lettera formale indirizzata al Comune e alla Società Autostrade Meridionali il proprio parere favorevole alla chiusura del casello storico. Non capisco perché il Sindaco non tenga conto e non faccia menzione di questa comunicazione ma piuttosto preferisca continuare con i proclami via social che hanno tanto il sapore della campagna elettorale. Il nostro intento era impegnarci subito per incontrare il MIT e provare a superare la chiusura prevista nel 2012, ma al tempo stesso andare avanti con l’apertura del nuovo svincolo e superare questa situazione di stallo”. Quindi Cascone come si risolve la querelle? “Continuerò a mediare e a invitare le parti a compiere una scelta condivisa quale potrebbe essere quella della chiusura contestuale all’apertura del nuovo svincolo relativo all’interconnessione tra l’A3 Napoli Salerno e la SS 268, in modo da completare entro fine luglio questi importanti lavori. La stazione storica, anche per la sua configurazione con un innesto a “T” nel pieno centro abitato, in realtà non porta nessun vantaggio alla viabilità, anzi. Inoltre, l’ANAS ha già comunicato che sono in corso le procedure di gara per la realizzazione della viabilità di supporto alla SS 268 decisiva per fluidificare complessivamente il traffico dell’area. Tali interventi ricadranno anche nel comune di S Antonio Abate che aveva altresì espresso preoccupazione per la chiusura dello svincolo. Più che mantenere in vita un casello desueto, ciò che veramente gioverebbe sarebbe poter contare su un altro intervento fondamentale all’intero snodo infrastrutturale: la realizzazione della nuova rampa di uscita dello svincolo Angri Sud sulla corsia nord dell’Autostrada A3 il cui progetto, finanziato dalla Giunta De Luca per due milioni e quattrocentomila euro, è in capo al Comune di Sant’Egidio del Mont’Albino. Ma quell’amministrazione, a oltre un anno dallo stanziamento, non ha neanche bandito la gara per realizzare l’opera. Un palese ostracismo di parte degno della peggior politica, un’irresponsabilità amministrativa che vergognosamente danneggia non solo il comune stesso ma l’intero territorio. Continueremo a chiedere conto di questo grave immobilismo che frena la nostra marcia sulle grandi opere infrastrutturali viarie”. A Pagani è apparso recentemente un suo manifesto in cui attacca la vecchia amministrazione comunale per lo stesso motivo. “Al di là dei colori politici, non è accettabile che un Comune destinatario di uno stanziamento cospicuo da parte della Regione Campania non si prodighi per investirlo in progetti utili alla propria comunità. Nell’ambito del Piano Strade la giunta De Luca ha stanziato tre milioni di euro per la riqualificazione di via De Gasperi e delle strade limitrofe ma per oltre un anno a Pagani è rimasto tutto fermo. Poi sappiamo il destino dell’amministrazione comunale quale è stato e in che dissesto ha portato la città, ma nel frattempo si sarebbe potuto fare almeno un intervento utile alla viabilità e di conseguenza alla vivibilità della comunità. Spero che i cittadini se ne ricordino quando saranno chiamati a scegliere la nuova amministrazione comunale- Come tutti sanno, sono legato particolarmente a Pagani e spero tanto che, come in questi ultimi cinque anni la Campania ha cambiato marcia, anche la mia città natale possa avere presto la marcia in più”.
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