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Studio Spes, “volontari devono sapere se hanno sostanze tossiche nel sangue”

Riferire ai volontari dello studio Spes quanto emerso. E’ questo, in sintesi, quanto chie dela consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale della Campania, dopo la presentazione dei dati con risultati allarmanti: “4200 volontari in Campania sono stati coinvolti nel progetto Spes, uno studio sulla correlazione tra esposizione ambientale e salute umana nella nostra regione. Da mesi è stata elaborata una dettagliata relazione in cui sono riportati i livelli di metalli pesanti rilevati nel sangue dei volontari nell’ambito di questa indagine. Dallo studio sono emerse sostanze tossiche, come cadmio e mercurio, in concentrazioni che tra le comunità residenti nella Valle del fiume Irno e del fiume Sabato sono circa 5 volte maggiori. Risultati gravissimi, ma che inspiegabilmente non vengono resi pubblici, né sono stati comunicati ai cittadini volontariamente coinvolti nello studio”. Per la consigliera pentastellata, infatti, i “volontari hanno il sacrosanto diritto di sapere subito se nel loro sangue siano presenti sostanze che possano provocare l’insorgere di malattie e rispetto alle quali si potrebbe agire in tempo con adeguate terapie di prevenzione. Allo stesso tempo – ha aggiunto la consigliera Maria Muscarà – la Regione deve mettere in campo iniziative per ridurre l’esposizione evidenziata dallo studio nelle aree critiche prese in esame”.