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Striscione contro Salvini , l’indagato: «Espresso liberamente il mio pensiero

Aveva esposto uno striscione dal balcone della sua abitazione in piazza Portanova dove il leader della Lega Salvini stava tenendo un comizio. Sullo striscione c’era scritto «Questa Lega è una vergogna». A casa dell’uomo piombò la Digos che fece rimuovere lo striscione contro il partito del Ministro dell’Interno. Ora l’uomo, un professionista salernitano, risulta indagato.
Lo scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola. “Il mio nome figura nel registro delle notizie di reato della Procura di Salerno.” – continua il post dell’uomo – “Il reato commesso non è rubricato e trova la sua collocazione del DPR 361 del 1957 all’art. 99. Aver esposto uno striscione e averlo rimosso dopo l’arrivo della digos e prima dell’inizio del comizio è per la Questura di Salerno fatto perseguibile, anzi fatto da perseguire.”
“Io sono convinto della bontà della mia azione e -aggiunge- oggi più che mai sono convinto della necessità di quella azione. Tutta Italia in maniera spontanea, senza direttive ha deciso di portare in strada e poi sui social il proprio dissenso verso la politica dell’odio fondata sulla repressione, sulla menzogna e sulle fake news.”
“Un popolo che si unisce senza distinzioni per lottare contro il pericolo delle destre populiste, ipocrite e razziste. Un popolo – conclude l’uomo- che non ha padroni ma che allo stesso tempo spera di trovare interlocutori affidabili e in grado di disegnare per questo paese un futuro sicuro, più giusto ed equo e soprattutto senza paura!”.