Starita e soci chiedono la scarcerazione - Le Cronache
Cronaca Provincia scafati

Starita e soci chiedono la scarcerazione

Starita e soci chiedono la scarcerazione

Chiedono una misura più leggera del carcere i coinvolti nel blitz antidroga della Dda messo a segno dalla Squadra Mobile a inizio giugno: lo faranno domani, davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno, i destinatari di ordinanze cautelari nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio internazionale di droga con base a Scafati. In particolare Vincenzo Starita, 41enne scafatese originario di Pompei, conosciuto negli ambienti criminali come “Vincenzo a’ strega”, specializzato in reati in materia di stupefacenti, difeso dagli avvocati Teresa Sorrentino e Massimo Autieri; Liberato Spera, originario di Gragnano, 58enne; Mario Miranda di Castellammare, 41enne; Giovanni Tufano, di Castellammare di Stabia, 41enne; Mariano Bonavolta, di Napoli, 46enne; Salvatore Bonavolta, 36enne di Cercola; Francesco Romito, nato in Germania, 49enne. Agli arresti domiciliari finirono Luigi Canfora, di Castellammare, 71enne; Luigi Cozzolino, 39enne di Ottaviano; e Biagio Mucerino, di San Gennaro Vesuviano, 45enne. Le undici misure furono emesse dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Dda nei confronti degli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Al centro degli accertamenti le attività illecite di un gruppo in stretto rapporto con gruppi delinquenziali presenti nell’agro-nocerino-sarnese, che garantiva l’approvvigionamento di droga attraverso rapporti con associazioni criminali internazionali. Al centro dell’inchiesta proprio la figura di Starita ‘ a strega, ritenuto in grado di gestire e organizzare spedizioni per il trasporto di carichi di sostanza stupefacenti provenienti dalla Spagna e dai Paesi Bassi. Durante le indagini erano arrivati arresti e sequestri di droga – 630 chilogrammi di hashish su un rimorchio e undici chili di cocaina – che avevano così consolidato gli elementi di prova nei confronti dei soggetti coinvolti, svelando le fasi connesse all’acquisto, trasporto, detenzione, distribuzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana, con un articolato mercato gestito dal gruppo.