Stabilizzazione, "voglio risequestrare i beni agli assessori" - Le Cronache
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Stabilizzazione, “voglio risequestrare i beni agli assessori”

«I beni degli assessori della giunta De Luca (2008, ndr) vanno sequestrati». Il Procuratore generale della Corte dei Conti reclama la decisione del giudice Gaia Palmieri, che all’indomani della richiesta di dissequestro, aveva accettato l’istanza cautelare. Ma ora si ritorna in aula il 24 aprile. 
La vicenda è quella della stabilizzazione, indagine avviata dalla Corte dei Conti dopo una denuncia presentata dall’allora consigliere comunale d’opposizione Fausto Morrone che aveva portato inizialmente al blocco dei conti e delle proprietà degli assessori e dei funzionari di allora. Insomma di tutti coloro che aveva votato o predisposto la delibera di giunta con la quale l’amministrazione comunale stabilizzava undici dipendenti. 
Stabilizzazione che secondo la Corte dei Conti sarebbe illegittima e che è ora alla base del reclamo presentato contro l’ordinanza sospensiva. Beni da congelare nuovamente per la Procura generale che non condivide l’ultima decisione del giudice contabile. 
I fatti. Lo scorso 15 febbraio, il dispositivo di sequestro cautelare dei beni agli assessori che votarono favorevolmente (De Luca era assente) e dei dirigenti e funzionari che istruirono l’atto. Poi l’udienza di metà marzo con la richiesta di dissequestro, accolta dal giudice Palmieri. 
Il danno. 841mila euro la somma complessiva che era stata sottoposta a sequestro agli assessori dell’epoca (Eva Avossa – assistita dai legali Ruggiero e Ivana Musio; Gerardo Calabrese – difeso da Antonio Verde e Alberto La Gloria; Luca Cascone – assistito da Marcello Fortunato; Luciano Conforti – difeso dall’avvocato Adolfo Criscuoli; Domenico De Maio – assistito da Marcello Fortunato; Augusto De Pascale – difeso dall’avvocato Oreste Agosto; e Francesco Picarone – assistito da Ruggiero e Ivana Musio) e all’allora segretario generale Gennaro Caliendo, difeso da Sergio Soria.