Smog a Salerno, la soluzione: «Confidiamo nella pioggia» - Le Cronache
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Smog a Salerno, la soluzione: «Confidiamo nella pioggia»

Smog a Salerno, la soluzione: «Confidiamo nella pioggia»

di Andrea Pellegrino

Al Comune pare stiano facendo la danza della pioggia. O almeno, durante il vertice di ieri mattina sull’emergenza smog in città, l’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese pare si sia affidato alla pioggia per far scendere il livello di inquinamento sul territorio. Ad oggi, l’unica centralina funzionante dell’Arpac è quella di via Vernieri (nei pressi dell’ex ospedale di Salerno) e al 27 dicembre ha segnato ben due sforamenti di Pm10 oltre il limite consentito dalla legge. Quindi, tecnicamente, il Comune avrebbe dovuto prendere le dovute misure fin dalla comunicazione. Ed invece, a quanto pare, gli occhi sono tutti rivolti al cielo. Poi se il meteo dovesse regalare ancora bel tempo sulla città di Salerno, all’anno nuovo si vedrà. Anche perché dal 2 gennaio gli sforamenti oltre il limite saranno storia vecchia: perché l’orologio si azzererà. Dunque, anno nuovo smog tutto da rimisurare. Se dovesse piovere, poi, il problema sarebbe completamente risolto. Poi con due o tre chiusure totali del traffico (per pedalate o manifestazioni varie) quello dell’inquinamento salernitano sarà solo un vecchio ricordo che riemergerà, nuovamente, durante il prossimo periodo di Luci d’Artista. Il tutto starà a passare indenni questa fine d’anno, nonostante i valori rossi segnati. A volerla dire tutta, la centralina segna solo lo smog nella parte alta della città, senza considerare il centro: vero cuore del problema inquinamento. Stando ai numeri: nel corso di quest’anno per ben 37 volte si è superata la soglia di Pm10. Ma l’ultimo bollettino dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale riporta la data del 27 dicembre. L’allarme era stato già lanciato nei giorni scorsi (anche su queste colonne, ndr) e ripreso, poi, da Donato Salzano, riferimento cittadino dei Radicali, che aveva chiesto al sindaco Enzo Napoli provvedimenti per contenere l’emergenza inquinamento in città. Naturalmente senza ottenere al momento nessuna risposta. Salzano ora alza il tiro e contesta Calabrese: «Non sappiamo se l’aria sia pura o meno a Salerno. Come si fa ad accogliere decine e decine di turisti in questo periodo se non si assicurano livelli adeguati di aria pulita in città. D’altronde conosciamo – spiega ancora Donato Salzano – i valori di una centralina, che già sono allarmanti, ma non sappiamo cosa accade nella restante parte della città di Salerno. Questo, al di là degli sforamenti registrati negli ultimi giorni, è il dato che mi preoccupa di più». Intanto, secondo quanto trapela dal Comune di Salerno, al momento sono al vaglio solo alcune ipotesi, che si concretizzeranno se non dovesse piovere. Naturalmente fulmini e saette dovranno abbattersi solo dopo il concerto di San Silvetro con “Il Volo” in piazza Amendola. Dal primo in poi scenda pure la pioggia su Salerno, con buona pace dell’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese.