Sita ancora un giorno di stop: salta l'accordo sugli stipendi - Le Cronache
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Sita ancora un giorno di stop: salta l’accordo sugli stipendi

Ancora disagi, ancora cittadini in attesa alle fermate e autobus nei depositi con annessi autisti in protesta. La burrasca che sta investendo Sita non accenna a calare d’intensità, anzi. Nella giornata di ieri, infatti, si è concluso con un mancato accordo il vertice tra il direttore Simone Spinosa e i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria per affrontare la questione dello slittamento degli stipendi e quella della procedura di mobilità che, salvo sconvolgimenti dell’ultimo momento, partirà domani per 463 unità di personale. Da un lato, l’azienda che chiede di pazientare fino al 7 marzo per la corresponsione degli emolumenti di febbraio, dall’altro sindacati e lavoratori che premono per ottenere subito il pagamento degli stipendi. Nel mezzo la proposta di Sita di agganciare la corresponsione della mensilità di febbraio al pagamento, da parte della Provincia di Napoli, dei corrispettivi d’esercizio di novembre e dicembre. Il primo mandato dovrebbe arrivare in banca questa mattina, il secondo sarà lavorato a partire da oggi. Ma i sindacati, insieme ai lavoratori, non hanno voluto sentire ragioni. Gli stipendi devono essere erogati rispettando i tempi dal momento che l’azienda potrebbe accedere ad anticipazioni bancarie. Ora si passa alla Prefettura di Napoli. Insomma, la fumata nera di ieri pomeriggio non ha certo sbloccato la situazione. Anche oggi, infatti, gli autisti non effettueranno il servizio di trasporto, in attesa di incontrare in mattinata, l’amministratore delegato di Sita Sud, Giuseppe Francesco Vinella.
Intanto, oggi scade l’ultimatum per la presentazione della rimodulazione dei servizi da parte della Provincia di Salerno, ma allo stato non è ancora pervenuta alcuna comunicazione in azienda. La conseguenza è l’apertura della procedura di mobilità per l’intero personale aziendale a partire da domani. «Questa azienda – ha commentato il direttore Spinosa – ha la possibilità di salvarsi solo con l’applicazione delle disposizioni della legge 1370 che prevede il pagamento immediato dei km effettivamente percorsi da parte degli enti concedenti, con un sostanziale mantenimento dei livelli occupazionali, solo con l’applicazione delle lettere d’obbligo di servizio. Le rimodulazioni servono solo a tagliare i servizi e a creare ingenti esuberi. Noi non vogliamo comunque prenderci la responsabilità di decidere quali cittadini dover lasciare a piedi. Se vuole, lo faccia la Provincia in qualità di ente appaltante. Io, se non ci sono novità in merito, faccio partire la procedura di mobilità».
Amaro il commento all’esito dell’incontro del segretario generale della Filt Cgil Salerno, Amedeo D’Alessio: «I lavoratori sono stanchi ed esasperati – Vogliono il loro stipendio con regolarità e devono fare i conti con questa spada di Damocle dei licenziamenti».

 

28 febbraio 2013